Francesca mamma felice con l’ovodonazione – Dottor Valenti

Come inizia la sua storia?

La mia storia inizia come quella di tante altre donne in cerca di una gravidanza, tentativi e speranze non realizzate. Io non sono proprio una persona che si arrende facilmente e neanche il mio compagno. Ci siamo rivolti, quindi, al dottor Valenti grazie al consiglio ricevuto da una coppia di parenti, che avevano avuto un bambino con la fecondazione assistita al centro Genesy di Palermo. Li ringrazio con tutto il cuore! Ho effettuato tre percorsi: Due volte con l’omologa e l’ultimo con l’eterologa. Finalmente sono rimasta incinta e ancora non riesco a crederci… si è trattata di un’esperienza positiva perché il medico mi ha suscitato da subito fiducia e mi ha seguito con professionalità e umanità.

Quando ha deciso di ricorrere alla fecondazione assistita?

Quando mi sono accorta di avere problemi a restare incinta e aveva delle problematiche anche il mio compagno. A 37 anni dovevo realizzare in fretta il mio sogno di essere mamma, quindi ero determinata e decisa.

Secondo lei c’è un’adeguata informazione sull’ovodonazione?

Informazione ufficiale inadeguata ma molta informazione ufficiosa. Ancora oggi c’è tanta  vergogna e non si parla di questo argomento apertamente. Poi si pensa sempre che la colpa della gravidanza mancata sia solo della donna, retaggi retrogradi che hanno sempre caratterizzato la storia in passato e che resistono ancora oggi. Insufficiente o quasi inesistente l’informazione da parte della politica e dei  media. Mi sembra molto grave se consideriamo che oggi tantissime coppie non riescono ad avere figli e ricorrono alla fecondazione assistita, sembra un’epidemia…

Quando ha deciso di rivolgersi al dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media?

Come già ho detto tramite parenti e altri conoscenti che hanno avuto la stessa esperienza. Con il dottor Valenti mi sono trovata bene, è sensibile ed empatico, ha la capacità di comprendere le persone e di risolvere le problematiche con grande acume e professionalità. Sinceramente avrei fatto l’ovodonazione già dal secondo tentativo ma il mio compagno non era d’accordo. L’ovodonazione è una grande risorsa per ottenere con maggiore sicurezza una gravidanza, io l’ho scelta consapevolmente con la sicurezza che mio figlio crescerà dentro di me, avrà il mio imprinting e anche qualcosa del mio carattere.

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Ho avuto un giramento di testa per l’emozione, il referto l’ho fatto leggere al mio compagno, avevo troppa paura per le esperienze pregresse. Non è riuscito a dire niente e allora sono andata al computer e l’ho letto io, entrambi eravamo senza parole, lui era più scioccato di me. Durante l’ecografia ho provato un’emozione indescrivibile, quando l’ho visto nuotare, girarsi  e fare le capriole nella mia pancia. Già è bello vispo e deciso, avrà preso da papà e mamma?🙂

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso 

percorso?

Di non essere troppo ansiosi, bisogna avere molta motivazione, durante il percorso ci sono momenti difficili ma poi si dimenticano per la gioia indescrivibile. Tutto si supera se si persegue questo obiettivo con perseveranza e pazienza. Ci vuole fiducia verso il medico, come quella che ho avuto io per il dottor Valenti, ma soprattutto bisogna credere profondamente nel miracolo della vita

📲Per contattare il dottor Valenti invia un WhatsApp al numero 3472218463

Intervista ad un nostro donatore: donare nella legalità è puro atto di generosità

Abbiamo intervistato un donatore alla nostra banca del seme che ha scelto di donare liberamente per puro atto di generosità e che mette in guardia le coppie dai rischi delle offerte di aiuto da parte di sedicenti donatori online.

Donare il proprio seme in Italia oggi è un atto di pura generosità e non è soggetto a nessun compenso. Cosa l’ha spinta a donare?

La mia donazione è stato un atto di generosità nei confronti di quelle coppie che si trovano nella difficoltà di poter procreare

In questo momento sta spopolando la pratica illegale di donare il proprio seme su internet, molti uomini si offrono dietro compenso anche con rapporti sessuali naturali. Contattano le donne via Facebook nei vari gruppi sorti per parlare della fecondazione eterologa e le convincono ad affidarsi a loro. Si tratta di una pratica molto pericolosa che mette a rischio la salute delle donne e del nascituro. Cosa ne pensa? Come ha scelto di intraprendere la strada della donazione legale in una banca del seme accreditata?

La donazione del proprio seme in questa maniera la trovo illegale e pericolosa, come tale dovrebbe essere perseguita per legge. Capisco il desiderio di maternità ma prima di tutto è importante la salute. Il mancato controllo di questi pseudo donatori dovrebbe essere il primo campanello d’allarme per queste donne.

Come ha conosciuto la nostra banca del seme?

Ho conosciuto la vostra Banca del seme grazie ad un ricercatore che ho avuto modo di conoscere durante i miei studi universitari.

Cosa si sente di consigliare ad altri uomini che hanno scelto di donare il proprio seme nella legalità?

Mi sento di consigliare la donazione alla banca del seme, come atto di generosità. Questo non preclude che un domani possano essi stessi costruire la loro famiglia e per questo, il loro atto può solo far crescere questo valore.

Cosa si sente di consigliare alle donne che cadono vittima di sedicenti donatori online?

Mi sento di sconsigliarle assolutamente. Non bisogna cedere al miraggio di una fecondazione apparentemente facile ma piena di  rischi per il possibile nascituro.

Cosa  rappresenta per lei aiutare a procreare in totale anonimato? La legge impedisce al donatore di conoscere i suoi eventuali figli, non le viene la tentazione di conoscerli?

Per me la donazione in anonimato rappresenta una sicurezza per la mia privacy. No, non ho nessuna tentazione di conoscere i miei futuri e probabili figli.
I nostri contatti
Sud Italia: Centro Genesy Palermo 091309380

Centro Italia: CRPO Livorno 0586444034

Nord Italia: Ovodonazione Milano 3472218463

Per diventare mamma non bisogna mai perdere la speranza

Maria è finalmente madre al centro Genesy di Palermo: ‘una equipe eccezionale, non mi sono mai sentita un numero’.

Come inizia la sua storia?

Due anni fa, abbiamo iniziato con inseminazioni semplici che non sono andate a buon fine quindi ci hanno consigliato la fivet. Sono stata da sempre al centro Genesy, una equipe eccezionale, parlo non solo dei medici ma anche dei biologi e di tutto il personale, una famiglia, Non ti fanno mai sentire un numero.

Quando ha deciso di rivolgersi alla Dottoressa Piazza?

Due anni e mezzo fa, sono stata consigliata da un altro ginecologo, vengo da una storia di endometriosi. La dottoressa piazza è magnifica, mette il cuore e l’anima nel suo lavoro, tutta l’equipe lo è.

 Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Una felicità immensa, prima della beta ho fatto un normale test di gravidanza a casa di testa mia, era uscita una lineetta piccola, ero incredula e ho lasciato stare. Dopo qualche giorno decido di farne un secondo e stavolta era chiaramente  positivo. Chiamo subito in centro e racconto di aver fatto un test di gravidanza a casa, parlo subito con la dottoressa Piazza che mi consiglia di fare subito la beta, ero davvero incinta! Che gioia immensa, ho avuto una gravidanza stupenda e adesso con il mio bimbo in braccio sono davvero al settimo cielo.

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Di farlo e di non pensarci tanti anni, è un percorso faticoso emotivamente, bisogna essere sempre positivi. Se si crede in qualcosa fino in fondo si vive meglio il percorso per raggiungerla e si ottiene il risultato sperato. Ricordo che a me durante la fivet  hanno trasferito tre embrioni, due non erano buoni e il terzo è il piccolo che ho in braccio. Bisogna stare più sereni possibile in questo percorso e non abbandonare mai la speranza, non ci sono parole per spiegare quanto è bello avere finalmente un bambino.

I nostri contatti
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Essere madre a 51 anni al Centro Genesy di Palermo

Marcella è mamma a 51 anni grazie alla fecondazione eterologa al centro Genesy di Palermo, ha partorito da poco e ha voglia di raccontarci la sua storia a lieto fine

Cosa si prova ad essere finalmente mamma?
Un’emozione unica, imparagonabile ad altre emozioni, un pezzo di paradiso che entra nella propria vita. Lo rifarei subito, una coppia che mi è venuta a trovare a casa per il lieto evento ha detto emozionata ‘è bellissima, ne valeva davvero la pena…’ Considerata l’età avanzata è stata una gioia attesa da tanto tempo e finalmente realizzata.
Come è andata la sua gravidanza?
Sono stata benissimo, è stato un periodo ricco di incertezza ma pieno di stupende aspettative. il tempo è volato, me ne rendo conto ora quando guardo le altre coppie che hanno appena iniziato questo percorso.
Cosa ha provato quando ha visto per la prima volta il suo bimbo?
Subito mi sono detta ‘che piccola… <3’, è un’emozione impareggiabile con tutte le cose belle della vita. Si vive un momento unico, tutto scompare di fronte a questo ed è davvero così.
E’ soddisfatta del suo percorso medico al centro Genesy?
Avevo girato molto, mi sono trovato benissimo, tutto lo staff è meraviglioso, ce la mettono tutta. Venivo da un aborto precedente, mi ricordo precisamente quello che disse il dott. Taormina durante il transfer, ha detto proprio ‘ha senso fare tutto questo’ e questo mi ha incoraggiata tantissimo, sono state le parole che mi servivano in quel momento.
C’è qualcosa che vuole consigliare alle altre coppie che vogliono intraprendere questa strada?
Sempre sperare, bisogna avere la voglia di lottare e di non arrendersi, se una cosa si vuole veramente la si ottiene e anche se non dovesse andare bene si è comunque stati fedeli ai propri desideri.

I nostri contatti:

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Francesca si racconta: Ho vinto un’infertilità difficile senza perdere la speranza

Francesca ha deciso di raccontarci la sua storia perché vuole incoraggiare le altre coppie che si trovano ad affrontare casi di infertilità difficile. Ha subito numerosi aborti ma alla fine ce l’ha fatta. Non bisogna mai perdere la speranza.

Come inizia la sua storia?

Dopo un anno di matrimonio ho concepito in modo naturale ed ho avuto un aborto spontaneo. Nel frattempo mio marito conosce la dottoressa Piazza che mi tiene sotto controllo, in una seconda gravidanza ho avuto un aborto interno. Faccio nuovi controlli, tutto a posto. Non mi arrendo, era troppo grande il desiderio di diventare mamma, così rimango di nuovo incinta ma c’è di nuovo qualcosa che non va e sono costretta al raschiamento. Lo staff medico del centro Genesy mi segue con attenzione per capire a fondo il mio problema di salute, fino a quel momento inspiegato. Mi sottopongo ad un prelievo di sangue per rilevare una eventuale mutazione genetica in grado di provocare infertilità e aborti. Si denotano problemi con la tiroide, mi tengono sotto controllo e finalmente rimango incinta. Dopo 5 anni corono il mio sogno.

Quando ha deciso di rivolgersi alla Dottoressa Piazza?

Grazie e mio marito che aveva conosciuto la dottoressa Piazza per lavoro. Mi sono trovata benissimo. La dottoressa è una professionista straordinaria, ti segue in tutto e per tutto e ti sta vicina nel bene e nel male. Una persona di grandissima umanità che non finirò mai di ringraziare.

 Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Dal momento che ho scoperto di essere incinta avevo ansia dopo tre aborti, ho provato un’immensa felicità che non posso spiegare. Quando ho partorito ho pianto per tutto il tempo, una commozione grandissima per aver realizzato il mio sogno più grande.

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Di non perdere mai la speranza, passeranno tre, quattro, cinque anni, forse 10 ma si avvererà il proprio sogno anche grazie ai progressi della medicina. Un ringraziamento particolare alla dottoressa Piazza che non mi ha mai abbandonato e ha preso il mio caso a cuore e infine alla dottoressa Piazza e al dott. Valenti per la grande professionalità e la capacità di analizzare il mio caso.

I nostri contatti

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Centro Italia: CRPO Livorno 0586444034

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Nuovi Lea, quali novità per la fecondazione medicalmente assistita?

I Lea (Livelli essenziali di assistenza) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale deve garantire a tutti i cittadini, con le risorse pubbliche, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (il ticket). I Lea dovrebbero essere aggiornati ogni anno, è necessario perché ci possono essere novità o anche nuove malattie che vengono scoperte che necessitano dell’assistenza pubblica, l’ultimo aggiornamento risaliva al lontano 2001. Questa situazione ha creato numerosi problemi per la cura di malattie, riconosciute come importanti da curare, ma, non inserite nei capitoli di spesa pubblica e quindi mancanti di un’esenzione, ad esempio l’endometriosi o la cura dell’infertilità. Grazie ai Lea 2017 chi soffre di endometriosi ha finalmente diritto all’esenzione del ticket.
Anche la fecondazione medicalmente assistita (omologa ed eterologa) non era inserita nei livelli essenziali di assistenza. Sono state le regioni ad occuparsi della copertura economica per la stessa attingendo ai fondi della legge 40. Ma non tutte le Regioni hanno avuto lo stesso atteggiamento nei confronti della fivet con grandi disparità per i cittadini. Ricordate tutti il caso Lombardia che aveva inserito la fecondazione eterologa a pagamento o quello virtuoso della Toscana che aveva inserito l’eterologa nei livelli essenziali di assistenza con esenzione, trovandosi ad accogliere coppie provenienti da tutta l’Italia che si trovavano ad affrontare liste d’attesa lunghissime. Adesso per la prima volta nella storia italiana le tecniche di fivet (omologa ed eterologa) sono entrate nei livelli essenziali di assistenza e hanno una copertura economica e quindi all’esenzione del ticket. Anche in Italia le coppie infertili hanno diritto ad accedere alle cure necessarie per superare il problema dell’infertilità, finalmente considerata una malattia. Le disparità però sono ancora tante e ci sono Regioni dove non ci sono centri pubblici per accedere a queste tecniche come la Calabria o la Basilicata. saranno le cliniche private convenzionate a sopperire a questa grave mancanza.

I nuovi Lea entreranno in vigore presumibilmente da marzo, fino a quella data resteranno valide le regole precedenti. Vi aggiorniamo!

Vuoi altre informazioni sui Lea? Vuoi scoprire i nostri trattamenti per l’infertilità in convenzione?

Contatti

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L’11 novembre a Livorno convegno Pma

L’11 novembre alla fortezza vecchia di Livorno si svolgerà il convegno ‘Le molteplici facce della Pma’. Si parlerà degli sviluppi della pma in Italia in questi ultimi anni e dei progressi tecnologici che consentono tecniche mediche sempre più precise per garantire maggiori successi della fecondazione medicalmente assistita. la fecondazione eterologa sta vivendo un momento di importanti sviluppi medico-scientifici accompagnati da radicali cambiamenti sociali. Sarà un momento di importante confronto per gli addetti ai lavori.
Il convegno è rivolto a Medici di famiglia, Andrologi, Biologi, Ginecologi, Infermieri Ostetrici, esperti in endocrinologia e urologia. Per informazioni e prenotazioni segreteria@crpo.eu
il responsabile scientifico del convegno è il dottor. Giuseppe Valenti del Centro Genesy, saranno presenti il Sindaco di Livorno Filippo Nogarin, Il Presidente dell’Ordine dei Medici Eliano Mariotti e il Dirigente Usl Livorno Maria Gloria Marinari.

Convegno Scienza ed etica in medicina della riproduzione – 7/8 ottobre

Gli ultimi due anni hanno visto molti cambiamenti in medicina della riproduzione e non solo per le sentenze dei tribunali che hanno reso legale in Italia l’ovodonazione e la fecondazione eterologa. Ci sono stati numerosi progressi scientifici nelle tecniche della fecondazione medicalmente assistita che hanno aumentato la riuscita delle stessa, rendendo sempre più vicino il sogno di avere un bambino per tutte le coppie che combattono con lo spettro dell’infertilità e che si attestano al 30% in Italia. Di tutti questi progressi tecnico-scientifici si parlerà al convegno ‘Scienza ed etica in medicina della riproduzione’ che si terrà il 7 e l’8 ottobre a Villa Magnisi, Palermo. Interverranno specialisti del settore che si sono distinti in questo ambito negli ultimi anni innovando la Pma e favorendone lo sviluppo insieme ad esperti in etica e specialisti in comunicazione. Il convegno sarà la fotografia di un campo medico in continuo sviluppo e ricco di innovazione.

E’ cambiato anche il concetto di infertilità perché le soluzioni per il suo superamento sono sempre più vicine e alla portata di tutti grazie al possibile inserimento della  fecondazione assistita nei Lea e al conseguente riconoscimento dell’infertilità come malattia da curare. La strada è ancora lunga e sono presenti disparità regionali e tra il servizio pubblico e quello privato, ad esempio per il reperimento di ovociti femminili per la fecondazione eterologa. Le donne italiane non donano i loro ovociti ed è mancata una seria campagna di comunicazione per attivare questo processo, bisogna creare ex novo un’etica del dono. ‘Scienza ed etica in medicina della riproduzione’ sarà un momento di confronto fra gli specialisti del settore e allo stesso tempo un tavolo di lavoro dal quale nasceranno proposte e idee innovative. La scienza e l’etica sono argomenti basilari in medicina della riproduzione che  i mass media hanno trattato superficialmente e che l’opinione pubblica disconosce.  Il convegno è rivolto a Medici di famiglia, Andrologi, Biologi, Ginecologi, Infermieri Ostetrici e Psicologi e avrà crediti formativi per 10 ECM e è previsto un attestato di partecipazione. L’ingresso è aperto ad un piccolo pubblico interessato al tema del convegno fino ad esaurimento posti, bisogna registrarsi in ogni caso mandando una mail a segreteriagv@gruppogenesi.com

Scheda di iscrizione medici: http://www.centrogenesi.com/convegno-pma-2016/
Consulta il programma completo: http://www.centrogenesi.com/scienza-ed-etica-medicina-della-riproduzione/