I successi dell’Ovodonazione nei centri medici del Dr. Valenti

L’ovodonazione è una tecnica di fertilità sempre più diffusa e con risultati molto positivi, soprattutto per le donne che hanno difficoltà a rimanere incinte usando i propri ovuli, magari a causa dell’età o di problemi di salute. In questa procedura, vengono utilizzati ovuli donati da una donatrice, fecondati in laboratorio con lo spermatozoo del partner o del donatore, e poi impiantati nell’utero della donna che desidera diventare mamma.

I centri specializzati, come quelli del Dottor Valenti, ottengono spesso percentuali di successo superiori alla media, grazie a donatrici selezionate con cura e alle tecniche più avanzate di fecondazione in vitro. In generale, le probabilità di gravidanza con questa procedura possono raggiungere il 70% di successo, rendendola un’opzione molto efficace.

I vantaggi dell’ovodonazione sono numerosi. Permette a molte donne che non possono usare i loro ovuli di avere un bambino, offrendo loro una strada concreta verso la maternità. È anche una soluzione sicura per evitare trasmissioni di malattie genetiche a chi ne è portatore. Inoltre, vivere la gravidanza e il parto dà un’emozione unica e il desiderio di maternità può diventare realtà.

Insomma, l’ovodonazione rappresenta una grande opportunità per tutte le coppie che cercano una strada efficace per avere un figlio. I risultati ottenuti, specialmente nei centri come quelli del Dottor Valenti, dimostrano quanto importante siano l’innovazione e la cura personalizzata nel percorso di PMA.

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I vantaggi della fecondazione a fresco nelle tecniche di PMA

La fecondazione assistita rappresenta una speranza concreta per molte coppie che desiderano avere un figlio ma affrontano difficoltà nel concepire naturalmente. Tra le varie tecniche disponibili, la fecondazione a fresco emerge come un metodo particolarmente promettente, soprattutto nei centri guidati dal Dr. Valenti, rinomato per l’approccio innovativo e personalizzato alla cura della fertilità.

Questo approccio può offrire diversi vantaggi significativi rispetto ad altre tecniche di fecondazione in vitro (FIV). Uno dei principali vantaggi della fecondazione a fresco è l’alto tasso di successo. Il processo inizia subito dopo il prelievo degli ovuli, mantenendo elevata la qualità cellulare, che è essenziale per il successo dell’impianto embrionale.

Mentre alcune tecniche di fecondazione richiedono trattamenti ormonali intensivi, la fecondazione a fresco può limitare l’uso di tali farmaci, riducendo quindi i potenziali effetti collaterali e lo stress per la donna. Essendo un processo rapido che non richiede il congelamento degli ovuli, la fecondazione a fresco può ridurre il tempo complessivo necessario per il trattamento della fertilità. Questo è particolarmente vantaggioso per coppie che desiderano risultati rapidi.

Nei centri del Dr. Valenti, ogni coppia riceve un piano di trattamento su misura, basato sulle loro specifiche esigenze. L’approccio personalizzato e l’attenzione al dettaglio che caratterizzano la sua pratica, assicurano che ogni paziente riceva il massimo supporto possibile lungo il percorso. Sapere di intraprendere un trattamento meno invasivo e più naturale può migliorare il benessere emotivo delle coppie. Questo è un aspetto cruciale, poiché lo stress e l’ansia possono influenzare la fertilità.

La fecondazione a fresco rappresenta un’opzione promettente per le coppie che cercano soluzioni efficaci di fecondazione assistita. Grazie all’esperienza del Dr. Valenti e all’uso di tecniche all’avanguardia, i pazienti possono avvicinarsi al loro sogno di genitorialità con rinnovata fiducia e speranza. Se stai considerandola come opzione, contatta oggi stesso i centri del Dr. Valenti per un consulto personalizzato e scopri come questo metodo potrebbe fare la differenza nel tuo percorso verso la genitorialità.

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Alice, finalmente mamma con l’ovodonazione – dr. Valenti

Come è iniziata la sua storia?

Nel 2021, la nostra vita ha preso una piega inaspettata quando io e mio marito abbiamo scoperto di non poter avere figli. La causa era legata a me, e questo ci ha colpiti profondamente. Siamo andati a Milano per iniziare un percorso di fecondazione in vitro (FIVET). Dopo l’impianto di due ovuli, finalmente sono rimasta incinta. Era una gioia che avevamo tanto atteso, ma purtroppo, al quarto mese, ho vissuto il dolore devastante di un aborto interno e conseguente raschiamento. In quel momento, quando il mondo sembrava crollare attorno a me e mio marito era lontano a causa del lavoro, mi sono sentita completamente sola. Tuttavia, da questa profonda sofferenza sono emerse la forza e la determinazione di non arrendermi. Ho deciso di riprovare, ancora una volta a  Milano, con l’ultimo embrione congelato, sperando in un colpo di fortuna.

Quanto è durato il percorso?

Quattro anni di alti e bassi, di speranze e delusioni. L’aborto ha segnato un punto critico, portandomi a un profondo sconforto. Tuttavia, proprio quando stavo per perdere la speranza, ho incontrato il dr. Valenti, un medico che ha cambiato le nostre vite.

Cosa l’ha motivata a scoprire l’ovodonazione?

All’inizio non conoscevo l’ovodonazione e le mie incertezze erano molte. Ho iniziato a cercare informazioni e ho trovato un video illuminante su YouTube. Le parole di quel medico mi hanno toccato nel profondo: mi ha spiegato come l’imprinting materno sia un elemento potente e significativo. Questa consapevolezza mi ha fatto capire quanto fosse cruciale avere una maggiore comunicazione su questo tema, affinché le persone possano affrontare il proprio percorso con serenità e conoscenza.

Come ha conosciuto il Dr. Valenti?

Un giorno, mentre scorrevo Il feed Facebook , ho incrociato la pagina del dr. Valenti. Inizialmente, non ho osato contattarlo, ma un’intensa curiosità mi ha spinta a scrivergli su WhatsApp. Con grande sorpresa, ha risposto in brevissimo tempo. Dopo anni di tentativi andati a vuoto, finalmente un medico aveva compreso il nocciolo della questione: i miei ovociti non erano di buona qualità, e l’ovodonazione si presentava come la soluzione giusta. Anche se l’idea mi ha inizialmente angosciata, il dr. Valenti mi ha spiegato le opzioni e mi ha dato il giusto tempo per riflettere. La sua presenza costante e il supporto psicologico, previsto dal centro Genesy, hanno reso l’intero percorso molto più leggero. Quando ho fatto il transfer e ho scoperto di essere incinta, la gioia che ho provato è stata indescrivibile.

Come ha vissuto la scoperta della gravidanza?

Un mix travolgente di emozioni: felicità, incredulità e una sensazione di rinascita. Quando le beta hanno confermato la gravidanza, io e mio marito eravamo al settimo cielo, il nostro sogno di genitorialità stava finalmente prendendo forma.

Cosa può consigliare a chi percorre una strada simile?

Desidero ardentemente che nessuna coppia si senta mai sola in questo viaggio. La mia storia può offrire una luce di speranza a chi si sente perso. Consiglio di non arrendersi mai, di continuare a lottare per il proprio sogno e di considerare l’ovodonazione. Affidarsi a un professionista come il dr. Valenti può davvero fare la differenza. La speranza esiste, e i sogni possono diventare realtà.

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Monica mamma felice con l’ovodonazione – Dr. Valenti

Come inizia la sua storia?

La mia esperienza riflette quella di molte altre donne. Dopo aver completato gli studi, ci si aspetta di trovare una posizione adeguata, e spesso la maternità viene posticipata. Tuttavia, quando il desiderio di diventare genitori diventa dominante, ci si avventura in questo percorso con speranza e determinazione. Ho attraversato un ciclo difficile di tentativi e, se il bambino non arrivava, mi sono trovata a fare visite ed esami nella ricerca di risposte. Io e mio marito eravamo convinti di non avere problemi; sulla carta sembrava tutto in ordine, ma la gravidanza continuava ad essere solo un sogno. Spesso mi interrogavo se il problema fosse solo nella mia testa, ma oggi sono grata di aver scelto di rivolgermi al Dr. Valenti. Il mio desiderio di maternità era così forte che ho preferito riporre la mia fiducia nella scienza anziché nel caso.

Quanto è stato lungo il percorso?

Per nostra fortuna, il viaggio non è durato a lungo. La mia ginecologa mi ha indirizzato prontamente al Dr. Valenti. Dopo aver intrapreso due cicli di fecondazione assistita, con la FIVET sono riuscita a concepire subito. Tuttavia, la gioia è stata di breve durata: ho affrontato il dolore straziante della perdita del bambino. È stata un’esperienza devastante che ha segnato profondamente me e mio marito, lasciandoci con un senso di vuoto e impotenza incolmabile. Il Dr. Valenti, consapevole della nostra sofferenza, mi ha suggerito di considerare l’ovodonazione come una nuova possibilità. Questa tecnica rappresentava non solo un’alternativa, ma una nuova speranza di realizzare il mio sogno di maternità, una luce in un tunnel buio. Oggi posso affermare con certezza che rifarei questa scelta; sento che quel bambino, tanto desiderato, è e sarà sempre parte di me, un dono inestimabile della vita e dell’amore.

C’è un’adeguata informazione sull’ovodonazione?

Purtroppo, le informazioni sull’ovodonazione sono limitate. Ho scoperto questa opzione solo grazie alla mia esperienza al centro Genesy con il Dr. Valenti. È fondamentale promuovere una comunicazione chiara e accessibile su questo argomento. Fortunatamente, ho incontrato una ginecologa esperta che mi ha guidato attraverso le incertezze e le emozioni di questo percorso.

Quando ha deciso di rivolgersi al Dr. Valenti? L’ha consigliata qualcuno o l’ha scoperto attraverso altri mezzi?

Il Dr. Valenti è stato raccomandato dalla mia ginecologa, il che mi ha subito fatto sentire più sicura. Quando sono arrivata al Centro Genesy, ero sopraffatta dall’ansia e dalla paura. Tuttavia, questi sentimenti si sono attenuati non appena ho incontrato il Dr. Valenti, una persona empatica che riesce ad infondere sicurezza. Anche il personale del centro si è dimostrato straordinario, creando un’atmosfera accogliente e supportiva.

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Quando ho scoperto di essere incinta, ero così emozionata da non riuscire nemmeno a leggere le analisi; la gioia mi ha paralizzato. È stato mio marito a comunicarmi la bella notizia. Ho provato un mix di shock e felicità, un momento di pura vulnerabilità. Non vedevo l’ora di affrontare la prima visita ginecologica per avere la certezza della tanto desiderata gravidanza. Desidero esprimere la mia gratitudine a mio marito: insieme abbiamo affrontato un percorso difficile e, senza il suo amore e sostegno, non avrei mai potuto superarlo.

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Il consiglio che sento di dare è di non sprecare tempo e di non lasciare nulla al caso. È essenziale essere preparati mentalmente e mantenere la fiducia nella scienza e nei professionisti che ci guidano in questo cammino. La strada può essere tortuosa, ma non bisogna mai smettere di sperare

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“Processi e modelli in medicina della riproduzione”: tre giorni di confronto sulla procreazione assistita

L’appuntamento è a Palermo per l’annuale congresso che si terrà all’hotel Best Western Ai Cavalieri da giovedì 27 giugno a sabato 29

Oltre il 15% è il tasso ufficiale di infertilità in Italia. È uno dei più bassi (1,3 figli per donna) d’Europa e la denatalità potrebbe presto portare a una crisi del sistema del Welfare e a un ricambio generazionale sempre più difficile. E allora la stretta attualità induce ad accendere ancora la luce dei riflettori sulla Pma, procreazione medicalmente assistita. L’appuntamento è a Palermo per “Processi e modelli in medicina della riproduzione”, annuale congresso che si terrà all’hotel Best Western “Ai Cavalieri”, da giovedì 27 giugno a sabato 29.

…“In continuità con l’anno scorso – osserva il dottor Giuseppe Valenti, direttore scientifico del Centro Genesy di Palermo e della divisione di sterilità del CRPO di Livorno, presidente del convegno con il professore Antonio Perino – il nostro obiettivo è quello di rivolgerci ai giovani medici, che siano ginecologi, o anche biologi, ostetriche, psicologi, professionisti in formazione. Articoleremo il convegno su vari aspetti, oltre a quelli prettamente scientifici, anche quelli politici, culturali, etici, per esempio giovedì pomeriggio anche grazie alla partecipazione di professionisti, rappresentanti di ordini e del ministero”.

La tavola rotonda di giovedì, primo momento importante del convegno, sarà conclusa dalla lectio magistralis dell’avvocato Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione “Luca Coscioni” per la libertà di ricerca scientifica Aps

 

 

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Marilena super-mamma con l’ovodonazione: 100% di successo in due gravidanze consecutive – dottor Valenti

Come inizia la sua storia? 

La nostra storia inizia dal grande desiderio di creare una famiglia, io e mio marito avevamo sempre voluto due figli. Uno è arrivato al primo tentativo e adesso è in arrivo anche il secondo, sempre con l’ovodonazione e seguiti dal Dottor Valenti. Chi ci avrebbe mai creduto? A volte la vita riserva sorprese inimmaginabili! In realtà avevamo fatto il primo tentativo in un’altra clinica con un protocollo diverso. Non era andato a buon fine ma non ci siamo fatti prendere dalla disperazione. Abbiamo avuto una grande fortuna ad aver incontrato il professore Valenti, ha centrato subito il problema, facendo degli esami più approfonditi ha proposto l’ovodonazione. Io già volevo fare l’ovodonazione anche nell’altro centro che mi aveva seguito, idea bocciata subito per la mia giovane età. Avevo capito tutto, conosco bene queste tematiche perché le ho approfondite prima di intraprendere il percorso. Era la scelta giusta, ho perso tempo inutilmente ma forse il destino conosceva già il futuro, mi piace crederlo.

Quanto è stato lungo il percorso? 

Il percorso è stato abbastanza lungo, eravamo giovani e ci dicevano di aspettare e che il problema si sarebbe risolto. Ma secondo me dovevo fidarmi del mio istinto, con il dottor Valenti la gravidanza è arrivata subito, al primo tentativo. L’ovodonazione era la soluzione giusta, un percorso mentalmente e fisicamente impegnativo ma la motivazione è tutto.

Secondo lei c’è un’adeguata informazione sull’ovodonazione?

informazione scientifica sì, spiegano perfettamente cosa è e come avviene. Ma c’è ancora molta diffidenza, dovuta a pregiudizi e scarsa comprensione della questione. io sull’ovodonazione ero molto informata, il figlio è tuo! Quando l’ovocita mi è stato trasferito ho sentito che era mio figlio, che avrebbe preso tratti anche del mio dna. L’embrione viene modificato dalla mamma che lo tiene in grembo. Dal punto di vista del legame emotivo, si tratta di un legame indissolubile dal primo istante. Il mio tesoro assomiglia a me e questa ne è la prova!

Quando ha deciso di rivolgersi alla dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media? 

L’ho contattato quattro anni fa, mi era stato consigliato da un’amica che si occupa di fecondazione assistita. L’Equipe del centro Genesy è fantastica, sono umani, competenti, ringrazio anche la psicologa, che è stata determinante per affrontare il percorso con serenità. Il dottor Valenti è chiaro, deciso e molto molto competente. Sa aiutare le coppie dal punto di vista medico ma anche umano e ti sa stare vicino. Con lui ho ottenuto la gravidanza al primo tentativo e adesso è andato a buon fine anche il secondo  e avremo un altro bimbo, cosa potrei chiedere di più? 

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Sono rimasta scioccata, non me lo aspettavo, ho fatto il test prima del dovuto ma sentivo che era la volta buona. L’ho scoperto il giorno di natale, è stato il nostro regalo di natale. Commovente e indescrivibile. Ora aspettiamo un altro bimbo , il secondo successo era davvero ancora più inaspettato del primo. La probabilità di una nuova gravidanza  mi sembrava proprio bassissima e di solito è quasi impossibile. Ma le statistiche mi hanno smentito. Finalmente io e mio marito avremo la famiglia che abbiamo sempre sognato, con i nostri piccoli tesori, grande dono della vita per celebrare l’amore. Ringrazio tanto mio marito, il percorso lo abbiamo fatto insieme, gli devo tutto.

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Di essere davvero pronti a farlo e di farsi supportare psicologicamente, io per fortuna lo sono stata, serve ad aprire la mente. Per realizzare il proprio sogno di genitorialità,  l’ovodonazione  non è né meno né più naturale di altre scelte. Bisogna essere pronti e consapevoli. 100% di successo in due tentativi,  gravidanza immediata. Consiglio il dottor Valenti senza ombra di dubbio, lo ringrazio infinitamente.

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Viviana mamma con l’omologa – Dottor Valenti

Come inizia la sua storia? 

Più di cinque anni fa. Io e il mio compagno volevamo tanto avere un figlio ma purtroppo senza successo. Il desiderio era troppo forte, volevamo una famiglia completa, mancava il frutto del nostro amore. Abbiamo deciso di andare Monza, in un centro medico che ci avevano consigliato, per fare la fecondazione assistita ma è stato un fallimento. Dopo aver superato il trauma ci siamo rivolti al dottor Valenti. È stato mio padre a consigliarci, ne aveva sentito parlare benissimo. Fortunatamente abbiamo seguito la strada giusta.

Quanto è stato lungo il percorso? 

Cinque anni pieni di fallimenti e di speranze, fino alla realizzazione del nostro sogno più grande. Siamo grati al Centro Genesy di Palermo!

Secondo lei c’è un’adeguata informazione sulla fecondazione assistita?

Ritengo di  sì, forse perché la mia esperienza è stata positiva. Ho ricevuto i giusti consigli e non mi sono mai sentita sola. Oggi la fecondazione assistita è davvero molto diffusa.

Quando ha deciso di rivolgersi alla dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media?

Consigliata da mio padre, come ho già raccontato. Il dottor Valenti è come un padre, una persona sensibile e rassicurante e allo stesso tempo molto professionale. Perfetto! Mi sono sentita a mio agio, non mette mai ansia ma infonde coraggio e sostegno.

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

All’inizio non ci credevo, sembrava un sogno, poi mi sono resa conto con il passare dei mesi. Era vero! sarei diventata finalmente mamma… Il mio compagno è scoppiato a piangere quando lo abbiamo scoperto e  anche io. Non vi dico il fiume di lacrime di gioia dopo la prima ecografia. Non ci sono parole adatte ad esprimere una tale felicità.

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Innanzitutto di non avere paura e di prenderla con spensieratezza e fiducia. L’ansia peggiora la situazione! Consiglio il Centro Genesy di Palermo, il dottor Valenti e tutto lo staff.

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Angi mamma con l’Ovodonazione al Crpo di Livorno – Dott. Valenti

Come inizia la sua storia? 

La mia storia inizia con un matrimonio sbagliato. L’uomo con cui ho condiviso la prima parte della mia vita, infatti, non mi ha consentito di realizzare il mio desiderio di maternità. Solo in età abbastanza avanzata ho trovato finalmente la persona giusta: entrambi desideravamo tanto un figlio. Dopo varie vicissitudini mi sono rivolta al Dott. Valenti, prima ero andata in un ospedale pubblico e avevo effettuato le analisi diagnostiche per inquadrare il mio caso.  Ho mostrato gli esami al Dott. Valenti, mi ha subito comunicato che dovevo ricorrere all’ovodonazione perché le analisi parlavano chiaro. In un primo momento ero incredula e sotto shock… quindi  mi sono rivolta ad una dottoressa a Firenze che ha confermato la diagnosi del Dott. Valenti. Così ho deciso di tornare da lui e ho elaborato quello che considero un vero e proprio lutto, cioè di non poter utilizzare i miei ovuli. Con l’ovodonazione il bimbo sarebbe stato davvero figlio mio? Ringrazio l’equipe di Livorno, non mi sono mai sentita sola ma aiutata e compresa in questo difficile percorso. Vorrei sottolineare che si  può benissimo restare in Italia invece che andare all’estero, io sono rimasta incinta al primo tentativo.

Quanto è stato lungo il percorso? 

Siamo intervenuti immediatamente perché volevamo un figlio e non eravamo riusciti ad ottenere la gravidanza tanto desiderata.

Secondo lei c’è un’adeguata informazione sull’ovodonazione?

Ancora no e in nessun senso: né da parte di chi dona, né sul percorso, né sulla riserva ovarica della donna, che tende a diminuire drasticamente con  l’andare degli anni. Bisognerebbe informare adeguatamente, le giovani donne, sulla possibilità di fare il social freezing per congelare i propri ovuli in modo da poterli utilizzare quando si è pronte per avere un bambino. Sull’ovodonazione c’è un grande tabù in Italia, mi sono sentita infertile e come se il tempo non seguisse il mio tempo.

Quando ha deciso di rivolgersi al dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media?

Una mia amica lavora al centro al Crpo di Livorno e mi ha suggerito di andare da lui perchè era molto bravo. Ho trovato il medico molto diretto nel trattare le problematiche ma allo stesso tempo professionale e molto disponibile. In realtà è anche simpatico. Mi sono informata poi sui social media e sul sito web del medico perché volevo essere sicura della scelta che stavo facendo. L’ho trovato molto utile, la comunicazione è precisa e adeguata, ho trovato tutte le rassicurazioni che cercavo. 

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Ancora non ci credo, non mi sembra vero, il percorso è faticoso ma ne è valsa la pena. Il mio compagno ha realizzato prima di me ed è felicissimo, mi è stato molto accanto, abbiamo affrontato ogni difficoltà insieme. Avevo molta paura degli aghi e quindi mi facevo aiutare per la terapia prima del transfer, è preferibile avere una rete di persone che ti supportano per superare qualsiasi ansia. Ma il fine giustifica i mezzi e quindi finalmente aspettiamo con ansia il nostro fagiolo…

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Di non avere paura, di non vergognarsi a chiedere aiuto, è un percorso affrontabile anche se costoso ma fra poco l’ovodonazione dovrebbe entrare nei Lea, ovvero si potrà accedere alla tecnica gratuitamente con il Servizio Sanitario Nazionale. Fondamentale rivolgersi a professionisti seri che valutino il caso senza perdere inutile tempo in tecniche inadeguate che sono solo uno spreco di soldi. 

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La PMA tra intelligenza artificiale e assistenza territoriale”, 6 e 7 ottobre 2023

La PMA tra intelligenza artificiale e assistenza territoriale”,
 6 e 7 ottobre a Palermo convegno per ginecologi.
Giuseppe Valenti: “Con più innovazioni e maggiore tecnologia otterremo sempre più qualità nella PMA”
Il futuro è già qui. Sono enormi, in sanità, le potenzialità dell’intelligenza artificiale – che permettono di ottenere informazioni strategiche in modo sempre più veloce e preciso –  i progressi avanzano a ritmi vertiginosi, essere puntuali all’appuntamento con i progressi tecnologici è indispensabile.
Le nuove frontiere delle Tecniche di Riproduzione Assistita, l’intelligenza artificiale che innalza i livelli di qualità della procreazione medicalmente assistita, la formazione in questa direzione per i giovani medici che lavorano in ambito ginecologico, sono i principali temi su cui si confronteranno tanti professionisti venerdì 6 e sabato 7 ottobre a Palermo, presso le Officine Bellotti (dietro la Rinascente ) , nell’ambito del convegno “La PMA tra intelligenza artificiale e assistenza territoriale” con la direzione scientifica del prof. Antonino Perino e del dr. Giuseppe Valenti (nella foto).
Una “due giorni” intensa, per fare il punto sulle tecniche della riproduzione assistita, a cominciare da un aggiornamento sugli aspetti clinici, tecnologici e sociali della conservazione della fertilità, e dalle questioni tecniche relativamente alla tutela della salute riproduttiva in una popolazione con un basso indice di natalità, quella italiana.
Particolare enfasi sarà dedicata alle implicazioni personali, mediche e socio-economiche di queste pratiche emergenti, indirizzata ai ginecologi, ai biologi, a tutte quelle figure che ruotano dentro il mondo della Pma, fino  ai medici di base che rappresentano un anello di congiunzione tra gli aspiranti genitori e le strutture sanitarie che si occupano di PMA.
Tre sono gli obiettivi dichiarati del convegno del 6 e 7 ottobre:
– rivolgersi soprattutto ai giovani che si confrontano, anche per la prima volta, con la medicina della riproduzione, ginecologi, ma non solo, anche ai medici di base, biologi, psicologi, infermieri, tecnici di laboratorio e ostetriche.
– confrontarsi con i temi più rilevanti delle Tecniche di Riproduzione Assistita, ma ancor prima con la diagnosi di sterilità e farlo attraverso la sempre crescente presenza dell’intelligenza artificiale, come pure della realtà virtuale e del metaverso.
– affrontare l’imminente “metamorfosi”, in Italia, della PMA; inserite da tempo nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea),  nei prossimi mesi le cure e le prestazioni per la Pma, omologa ed eterologa, saranno garantite dal Servizio Sanitario Nazionale in tutto il territorio italiano; e, dunque, il convegno vuole aprire una riflessione su come l’espressione sanitaria del territorio isolano, nei suoi due aspetti più importanti (consultorio e medicina di base), possa incidere significativamente nella qualità terapeutica delle coppie con sterilità.
“È il ventesimo congresso regionale che organizziamo come centro Genesi, sul tema della PMA – riferisce il ginecologo Giuseppe Valenti, esperto in Medicina della Riproduzione, Direttore Scientifico del Centro Genesi di Palermo e della divisione di sterilità del CRPO di Livorno -. Intelligenza artificiale e metaverso sono sempre più attuali e insieme a una tecnologia che offre sempre più innovazioni, permetteranno di avere nel campo delle tecniche di riproduzione assistita una qualità sempre più elevata, che si rifletterà in una percentuale sempre maggiore di gravidanze ottenute. L’obiettivo principale è la formazione per tutti i giovani medici, ginecologi, biologi e non solo, che si avvicinano alla medicina della riproduzione. Infine si porrà molto l’accento anche sull’imminente attuazione del SSN per le TRA, dopo sette anni di attesa, da quando sono state inserite nei LEA”.
Il programma completo: programma-rev003

Francesca mamma felice con l’ovodonazione – Dottor Valenti

Come inizia la sua storia?

La mia storia inizia come quella di tante altre donne in cerca di una gravidanza, tentativi e speranze non realizzate. Io non sono proprio una persona che si arrende facilmente e neanche il mio compagno. Ci siamo rivolti, quindi, al dottor Valenti grazie al consiglio ricevuto da una coppia di parenti, che avevano avuto un bambino con la fecondazione assistita al centro Genesy di Palermo. Li ringrazio con tutto il cuore! Ho effettuato tre percorsi: Due volte con l’omologa e l’ultimo con l’eterologa. Finalmente sono rimasta incinta e ancora non riesco a crederci… si è trattata di un’esperienza positiva perché il medico mi ha suscitato da subito fiducia e mi ha seguito con professionalità e umanità.

Quando ha deciso di ricorrere alla fecondazione assistita?

Quando mi sono accorta di avere problemi a restare incinta e aveva delle problematiche anche il mio compagno. A 37 anni dovevo realizzare in fretta il mio sogno di essere mamma, quindi ero determinata e decisa.

Secondo lei c’è un’adeguata informazione sull’ovodonazione?

Informazione ufficiale inadeguata ma molta informazione ufficiosa. Ancora oggi c’è tanta  vergogna e non si parla di questo argomento apertamente. Poi si pensa sempre che la colpa della gravidanza mancata sia solo della donna, retaggi retrogradi che hanno sempre caratterizzato la storia in passato e che resistono ancora oggi. Insufficiente o quasi inesistente l’informazione da parte della politica e dei  media. Mi sembra molto grave se consideriamo che oggi tantissime coppie non riescono ad avere figli e ricorrono alla fecondazione assistita, sembra un’epidemia…

Quando ha deciso di rivolgersi al dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media?

Come già ho detto tramite parenti e altri conoscenti che hanno avuto la stessa esperienza. Con il dottor Valenti mi sono trovata bene, è sensibile ed empatico, ha la capacità di comprendere le persone e di risolvere le problematiche con grande acume e professionalità. Sinceramente avrei fatto l’ovodonazione già dal secondo tentativo ma il mio compagno non era d’accordo. L’ovodonazione è una grande risorsa per ottenere con maggiore sicurezza una gravidanza, io l’ho scelta consapevolmente con la sicurezza che mio figlio crescerà dentro di me, avrà il mio imprinting e anche qualcosa del mio carattere.

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Ho avuto un giramento di testa per l’emozione, il referto l’ho fatto leggere al mio compagno, avevo troppa paura per le esperienze pregresse. Non è riuscito a dire niente e allora sono andata al computer e l’ho letto io, entrambi eravamo senza parole, lui era più scioccato di me. Durante l’ecografia ho provato un’emozione indescrivibile, quando l’ho visto nuotare, girarsi  e fare le capriole nella mia pancia. Già è bello vispo e deciso, avrà preso da papà e mamma?🙂

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso 

percorso?

Di non essere troppo ansiosi, bisogna avere molta motivazione, durante il percorso ci sono momenti difficili ma poi si dimenticano per la gioia indescrivibile. Tutto si supera se si persegue questo obiettivo con perseveranza e pazienza. Ci vuole fiducia verso il medico, come quella che ho avuto io per il dottor Valenti, ma soprattutto bisogna credere profondamente nel miracolo della vita

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