Come inizia la sua storia?
Inizia tantissimi anni fa, ben 12 anni di matrimonio!
Avevamo già scoperto che mio marito aveva problemi di sterilità, ha anche subito un intervento ma niente da fare, il suo problema era irrisolvibile.

Quando ha deciso di ricorrere all’eterologa?

9 anni fa, ancora in italia l’eterologa non era autorizzata, ci siamo rivolti ad una clinica in Svizzera per tre volte. Poi in Italia ma niente e poi in Grecia alla ricerca della tanto sognata gravidanza e infine di nuovo in Italia. Un percorso lunghissimo e pieno di fallimenti, ma non ci siamo mai arresi.

Secondo lei c’è una adeguata informazione sulla fecondazione assistita?
sì, c’è molta informazione se si cerca nella maniera giusta sul web. Si può davvero affermare che sia caduto un tabù, soprattutto da quando l’eterologa è legale anche in Italia. Sono stati fatti molti progressi, sono davvero fiduciosa in questo senso.

Quanto è stato lungo il percorso? E’ stata felice di non essere dovuta partire e andare all’estero?

9 anni di delusioni ma non ci siamo mai arresi. Siamo andati in Svizzera e in Grecia ma alla fine sono stata contenta che il tentativo andato a buon fine sia stato in Italia. Affrontare un percorso del genere vicino casa è molto meglio, si risparmia molto e si sente meno lo stress. Per la buona riuscita della fecondazione assistita la serenità è l’ingrediente più importante.

Quando ha deciso di rivolgersi al Dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media?
Due anni fa abbiamo deciso di tentare di nuovo, dopo i numerosi fallimenti di cui ho già accennato. Ci siamo fatti mandare, all’ospedale Cervello di Palermo, i miei ovociti congelati dalla Grecia e il risultato è stato di nuovo negativo. Adesso finalmente ce l’abbiamo fatta… un percorso lunghissimo e accidentato ma il Dott. Valenti ci ha consigliato bene, ci siamo sentiti a nostro agio e informati nella maniera adeguata.

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?
Una sensazione talmente strana… mio marito è andato a ritirare le beta e io aspettavo fuori, appena mi ha visto mi ha detto che al centro analisi gli avevano detto che le beta erano bassine. Ho chiamato subito il medico che invece mi ha tranquillizzato subito, quando si fa la fecondazione assistita le beta si controllano molto prima delle altre gravidanze per questo erano più basse. Questa volta sentivo che sarebbe andata bene… mio marito si è messo a piangere per l’emozione. Io invece inizialmente sono rimasta con i piedi per terra, la paura del fallimento era troppo grande. Adesso che lo sento crescere dentro di me dico solo che è una cosa che non si può raccontare… un amore incondizionato.

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso
percorso?

Di non arrendersi e di non demoralizzarsi, si deve affrontare anche uno sforzo economico enorme e quindi ci vuole molta convinzione e voglia di sacrificarsi per raggiungere la gravidanza tanto sognata. Dopo 9 anni ce l’abbiamo fatta, mai arrendersi! in bocca al lupo