Maria

Come inizia la sua storia?
Appena sposata, dieci anni fa, ho provato ad avere un bambino ed ho avuto cinque gravidanze naturali finite con l’aborto. Mi sono sposata alla fine dei trent’anni quando la mia fertilità era già compromessa anche se i medici che mi hanno visitato non avevano rilevato alcun problema. Dopo tutti questi aborti ho fatto molti esami specialistici ma non si trovava una spiegazione esauriente. Mi sono messa in stand by, avevo sofferto troppo.

Quanto è stato lungo il percorso?
Dieci anni cioè da quando mi sono sposata. Il mio è stato un percorso molto travagliato con tanti fallimenti e tanta sofferenza ma non ho mai perso la speranza. All’inizio dei miei tentativi per restare incinta con la fecondazione assistita non mi consigliavano l’ovodonazione. Non c’è una preparazione adeguata dal punto di vista medico, per fortuna ho incontrato con il Dott. Valenti

Secondo lei c’è una adeguata informazione sull’ovodonazione?
No, anche io sull’ovodonazione ero spiazzata, molte persone vivono questo percorso in maniera complicata e non riescono ad accettarlo. Non è stato facile neanche per me ma sono stata aiutata dal Dott. Valenti e dal suo staff in maniera professionale, anche con il supporto psicologico.

Quando ha deciso di rivolgersi al Dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media?
Un’amica me lo ha consigliato perché aveva fatto un percorso con lui, mi sono trovata benissimo, grazie all’ovodonazione sono diventata mamma al primo tentativo. il dottore è una persona molto umana, non mette ansia, aiuta ed è sempre disponibile, e tutto il suo staff è così.

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?
All’inizio ero davvero spaventata dopo tutti gli aborti vissuti. Ma adesso che li sento muovere, che emozione. A 46 anni finalmente diventerò mamma! ho realizzato questo grande sogno, questi due gemelli sono arrivati inaspettatamente, il dottore aveva deciso di impiantare due embrioni durante il transfer e nasceranno tutti e due, che felicità al quadrato!

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?
La cosa più importante è di non mollare mai e di tentare fino alla fine, qualsiasi percorso venga proposto dai medici. Consiglio anche l’ovodonazione, dopo i 40 è la soluzione migliore, io ho avuto la gravidanza al primo tentativo.

Per chiarimenti telefonare al dott. Giuseppe Valenti 3472218463 o inviare un WhatsApp. 

Veronica

Come inizia la sua storia? 

Inizia circa dieci anni fa, ero paziente del Dott. Valenti ma nel frattempo ero rimasta incinta naturalmente, a quel punto decido di farmi seguire in un ospedale pubblico. La gravidanza si è interrotta alla quarantesima settimana, un dolore immenso, qualcosa che non può essere spiegato con le parole… ho ricominciato a cercare una gravidanza dopo tanti anni, ero troppo provata dal dolore ma mio marito ci teneva tanto e aveva ragione. Abbiamo ritentato tre anni fa senza successo.

Quanto è stato lungo il percorso? 

Dieci anni circa. L’anno scorso decido di ritornare dal Dott. Valenti, la mia riserva ovarica era bassissima dovevo fare l’ovodonazione ma non ne volevo sapere, non mi sentivo pronta. Il Dott. Valenti mi ha fatto comprendere l’ovodonazione e mi ha fatto sentire che era la cosa giusta da fare, con serenità.

Secondo lei c’è una adeguata informazione sull’ovodonazione?

No e c’è molta ignoranza, anche io credevo che fosse un percorso contro natura, ma invece no. Bisogna informare adeguatamente, conta molto il medico, deve saper guidare i pazienti in questo percorso. L’ovodonazione è considerata erroneamente un tabù, è giusto parlarne con le altre donne che hanno avuto o hanno la stessa esperienza, bisogna incoraggiare, anche per questo sento l’importanza di condividere  la mia esperienza con questa intervista.

Quando ha deciso di rivolgersi alla dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media?

il Dott. Valenti è stato determinante, lo conoscevo già ma poi mi ero rivolta altrove, avevo perso i contatti. Un destino benevolo me lo ha fatto incontrare di nuovo, persona umanamente sensibile, di grande professionalità e anche tutto il suo staff. Mi sono affidata a lui, è importante avere fiducia nel proprio medico

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Incredulità, mi sono commossa, poi quando il dottore mi ha confermato la gravidanza l’emozione è stata indescrivibile, io e mio marito siamo felicissimi!

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Pensavo che l’ovodonazione fosse una cosa difficile invece è più semplice di quanto sembri, consiglio di non pensarci troppo e di non farsi prendere dalla paura. Bisogna affidarsi ad un buon centro e ad un buon medico come ho fatto io con il Dott. Valenti.

Per maggiori info telefonare al dott. Giuseppe Valenti 3472218463 o inviare un WhatsApp. 

Francesca

Come inizia la sua storia? 

inizia circa quattro anni fa quando in seguito ad alcune visite specialistiche viene rilevato un AMH basso. Ero preoccupata e sono andata fuori regione per effettuare una fecondazione assistita omologa. Ma non si avviava nessuna gravidanza, ho fatto tre tentativi. La situazione si presentava molto difficile ma non mi sono arresa. Insieme a mio marito abbiamo deciso di andare avanti e di cercare una soluzione per realizzare il nostro sogno di diventare genitori.

Quanto è stato lungo il percorso? 

È  stato lungo e tortuoso, serve consapevolezza sulle difficoltà da affrontare, anche perchè l’assistenza medica non è state appropriata in molte situazioni.

Secondo lei c’è una adeguata informazione sull’ovodonazione?

No, per niente e purtroppo non c’è neanche una preparazione di base anche tra i ginecologi, non mi hanno fatto fare gli esami necessari, non mi hanno saputo fornire le informazioni adeguate.

Quando ha deciso di rivolgersi alla dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media?

Dopo un percorso difficile io e mio marito ci siamo messi a cercare sul web. Abbiamo trovato le risposte che cercavamo nei video sul canale Youtube del Dott. Valenti. Contenuti ricchi di approfondimenti, finalmente c’erano le risposte tanto cercate. Ho letto anche le interviste con le esperienze delle altre donne sul sito del Dott. Valenti, esperienze che mi hanno aiutato a decidere di intraprendere il percorso  di Ovodonazione. Con la mia testimonianza spero di essere d’aiuto per le altre coppie che desiderano tanto un figlio. Io e mio marito abbiamo contattato il Dott. Valenti, trovando il numero sul suo sito. Il Dott Valenti e tutto lo staff hanno dimostrato professionalità e umanità, mi sono sentita a mio agio, Consiglio ad occhi chiusi di rivolgersi al Centro Genesy. Sono stata felicissima di poter rimanere nella mia Regione, evitando stressanti e faticose trasferte anche perché ho trovato calore e disponibilità in tutto lo staff del Centro Genesy mentre sinceramente non mi ero trovata così bene negli altri centri.

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Una sensazione indescrivibile, non ci potevo credere ma poi un’emozione fortissima, una gioia intensa. Io e mio marito ce lo siamo tenuti per noi, era un momento talmente emozionante che abbiamo voluto viverlo intensamente in coppia poi lo abbiamo condiviso con le persone più care, finalmente la felicità!

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Di andare avanti e di non arrendersi, di non piangersi addosso per reagire. Mai perdere le speranze. È  importante affidarsi a medici competenti, al Centro Genesy sono tutti straordinari, non solo il Dott Valenti ma anche il biologo e lo psicologo, tutto lo staff.

Per maggiori info telefonare al dott. Giuseppe Valenti 3472218463 o inviare un WhatsApp. 

Il percorso di Ovodonazione, info e costi

I nostri centri sono localizzati in tutto il territorio nazionale e non saranno necessari viaggi all’estero, siamo autorizzati e seguiamo le direttive etiche e politiche dettate dalle linee guida italiane e controllate dal Centro Nazionale Trapianti e dal Ministero della Salute.

La nostra lunga esperienza ci ha permesso di stringere importanti sinergie con rinomati centri europei, confermando un  tasso di successo superiore alla media.
Il percorso si basa su una scelta operativa che ci differenzia notevolmente da altre strutture.
Non verranno utilizzati ovociti scongelati ma gli stessi saranno fecondati, subito, al prelievo dalle donatrici.
Per quanto grande sia  l’esperienza sul congelamento/scongelamento ovocitario, abbiamo constatato che, quando in corso di ovodonazione si usa questa tecnica, si hanno  meno risultati, rispetto a fecondare ovociti appena prelevati dalla donatrice.
L’attività di PMA eterologa, nei nostri centri italiani, si svolge in collaborazione con un laboratorio estero che si occuperà del prelievo degli ovociti, dopo un’attenta selezione delle donatrici, con qualità riproduttive eccellenti, che rispettano le  stesse caratteristiche fenotipiche della coppia (colore occhi, altezza, peso e gruppo sanguigno). Primo step è l’invio del  liquido seminale del partner  al centro di riferimento  (dopo aver valutato i seguenti esami del paziente: HIV 1 e 2, Hbsag, HCV, Vdrl, TPHA, HCV, hbc-ab.). Il percorso proseguirà quindi con la programmazione di una FIVET per la donatrice, fino al prelievo degli ovociti che  verranno così fecondati  con il seme del partner. Gli embrioni ottenuti saranno infine criocongelati allo stadio di morule.
L’intero percorso è seguito in tutte le sue tappe dal nostro personale, clinico, biologico e parasanitario.

Il passo successivo sarà dunque il trasporto nelle nostre banche,  così per essere poi trasferiti allo stadio di Blastocisti, al momento opportuno, nella ricevente. Dopo che la stessa è stata preparata adeguatamente con i nostri protocolli terapeutici.
Obiettivo primario è produrre per la ricevente un numero minimo di 4 embrioni, ma in genere se ne ottengono di più in funzione anche al pacchetto scelto, con costi predefiniti.
Trasferire blastocisti e programmare una ottimale preparazione endometriale permette un’aspettativa di successo del 60%.
In un’epoca di globalizzazione un percorso che si confronta su alti livelli di qualità. La coppia paga per un percorso, per la tecnica e per le spese connesse, non per gli ovociti che sono stati donati, quindi tutti gli eventuali embrioni in più appartengono alla coppia che riceve.

I nostri centri:
– Per il nord: CRPO medicina della riproduzione di Livorno.
– Per il sud: centro Genesy di Palermo.
Gli ambulatori attivi sono 
– A Roma 
– A Civitanova Marche 3500627399    life@beclinic.it
Per chiarimenti telefonare al dr Giuseppe Valenti 3472218463 o inviare un WhatsApp.
Costi
1)6500 un tentativo
2)7490 euro  in cui si garantiscono due transfer

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9 e 10 ottobre: convegno ‘Il dono della PMA’

Il 9 e 10 ottobre 2020 a Palermo, presso Villa Magnisi, si terrà il convegno ‘Il dono della PMA’, Presidenti il Dott. Valenti e il Dott. Perino. Interverranno anche medici del nostro staff. Vi informeremo sulle novità di vostro interesse, la salute dei nostri pazienti prima di tutto.

SCARICA IL PROGRAMMA:

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Ovodonazione, parliamone con gli specialisti

L’ovodonazione può avere un successo superiore al 60%. Ma la situazione clinica generale della paziente deve essere analizzata. In tal senso è indispensabile avere il parere di diversi specialisti. I centri di medicina della riproduzione si avvalgono della collaborazione di un’equipe di medici, per avere un quadro clinico globale della salute della coppia, prima di eseguire un transfer. 

Il parere della Dott.ssa Mazzi, medico endocrinologo e membro dell’equipe del nostro centro di medicina della riproduzione.
Quanto incide la tiroide sul peso?
Bisogna sfatare il mito secondo il quale una tiroide che non funziona bene sia causa di un grave eccesso di peso. Succede raramente, per esempio, in presenza di un ipotiroidismo molto forte.
Lo stress psicologico influisce sulle malattie della tiroide?
Non ci sono ancora, nella letteratura scientifica, dati certi sulla correlazione tra disfunzioni della tiroide e stress, ma ci sono delle ipotesi. Certamente lo stress ha un’influenza negativa sul corpo, in senso generale.
Cosa può dirci dell’influenza che le disfunzioni della tiroide, come l’ipertiroidismo, l’ipotiroidismo o la presenza di eventuali anticorpi anti-tiroidei, hanno sulla fertilità?
Le disfunzioni della tiroide possono causare una riduzione della fertilità. Una normale funzione tiroidea è fondamentale anche durante la gravidanza, perché la tiroide materna provvede allo sviluppo del feto. Per quanto riguarda gli anticorpi anti-tiroidei, i dati della letteratura scientifica dimostrano che possono essere presenti nelle donne che hanno  problemi di fertilità. Si tratta di pazienti con una tiroide normofunzionante e con buoni valori di tsh, che però sono positive agli anticorpi anti-tiroidei, sono cioè soggette a un’autoimmunità (definita tiroide cronica autoimmune). Secondo le linee guida del 2017 dell’American Thyroid Association, una terapia con basse dosi di tiroxina può migliorare la situazione. 

Il parere della Dott.ssa Ultimieri, medico nutrizionista e membro dell’equipe del nostro centro di medicina della riproduzione.
Quando una donna sa di dover perdere almeno 20 chili ma non ci riesce, cosa può fare?
Per perdere peso bisogna avere una forte motivazione. Cambiare il proprio stile di vita non è facile. Ma quando si cerca di avere un figlio, la dieta e il peso non sono questioni di poco conto, perché il tessuto adiposo è un organo endocrino e produce ormoni che possono impedire l’impianto dell’embrione stesso. La genetica incide per un 30% sul peso corporeo, il restante 70% riguarda fattori ambientali, quindi lo stile di vita.
Che relazione c’è tra alimentazione e tiroide?
L’alimentazione influisce su tutti gli aspetti metabolici e fisiologici dell’organismo, anche sulla funzionalità della tiroide. Quindi dovremmo sempre seguire un corretto stile di vita alimentare, per non sviluppare delle patologie. Gli alimenti che più influiscono sulla tiroide sono i micronutrienti, come iodio, selenio e magnesio. Un’alimentazione varia, equilibrata e sana, non comporta carenze di queste sostanze

I nostri centri:
Per il nord: CRPO medicina della riproduzione di Livorno
Per il sud: centro Genesy di Palermo
A Roma è operativo un ambulatorio di riferimento curato dal prof. Antonino Perino presso clinica Ars Biomedica
Per approfondire e prendere un appuntamento chiamare uno dei due numeri dedicati sotto elencati o scrivere su Whatsapp:
375 6245395
333 7765756

 

Ovodonazione, parliamone con la nostra biologa della riproduzione

Intervista con la Dott.ssa Carolina Caglieresi, responsabile presso il laboratorio PMA del centro C.R.P.O. di Livorno. 

Un embrione prodotto con ovociti congelati è uguale a uno realizzato con ovociti freschi?
No. Quando gli ovociti vengono congelati e scongelati perdono qualità, perché sono ricchi d’acqua. Di conseguenza anche l’embrione che se ne ricava ha un rendimento minore rispetto a uno prodotto con ovociti freschi e poi congelato, che riesce a conservare le sue proprietà. Inoltre, grazie alla tecnica della vitrificazione, la qualità degli embrioni scongelati è molto alta, paragonabile a quella degli embrioni freschi. 

Quanti embrioni consiglia di trasferire?
Si comincia col fare il transfer di un solo embrione, due al massimo se il primo transfer non dovesse andare a buon fine. Grazie all’alta qualità degli embrioni, la percentuale di successo dell’impianto è del 60% circa. 

Una gravidanza ottenuta con l’ovodonazione è più rischiosa di una naturale?
Assolutamente no, è uguale sotto ogni aspetto a una gravidanza ottenuta con i propri ovociti. Non c’è un rischio maggiore di sviluppare delle problematiche durante la gravidanza. Alcuni tassi scientifici evidenziano però un leggero aumento delle probabilità che la gravidanza si interrompa. 

Si possono scegliere le donatrici degli ovociti?
No, in Italia la legge non permette di scegliere le donatrici, sono anonime. Ma quando vengono selezionate, si seguono alcuni parametri, come la compatibilità del gruppo sanguigno o la similarità delle caratteristiche fisiche a quelle della coppia dei futuri genitori.

I nostri centri:
– Per il nord: CRPO medicina della riproduzione di Livorno.
– Per il sud: centro Genesy di Palermo.
– A Roma è operativo un ambulatorio di riferimento curato dal prof. Antonino Perino presso clinica Ars Biomedica.
Per approfondire o prendere un appuntamento, chiamare uno dei due numeri dedicati sotto elencati o scrivere su Whatsapp
375 6245395
333 7765756

Claudia

Come inizia la sua storia?
Io e mio marito non siamo riusciti ad avere un figlio in maniera naturale. Ci siamo rivolti a diversi medici prima di affidarci al dottor Valenti. Inizialmente l’infertilità era inspiegata. Il dott. Valenti con esami più approfonditi, invece, ha scoperto che il problema risiedeva nel valore basso dell’Amh. Ho effettuato quattro inseminazione uterine di cui due andate a buon fine ma sfumate a gravidanza iniziata, poi mi sono sottoposta a due icsi senza risultato e poi quattro volte all’eterologa con gravidanza interrotta. L’ultima, effettuata sempre con il dott. Valenti, è andata finalmente bene.
Quanto è stato lungo il percorso?
Ci sono voluti quattro anni. Ma abbiamo continuato a tentare, non ci siamo scoraggiati. Mio marito è stato determinante, abbiamo affrontato insieme questo percorso, la solidità del nostro rapporto si è rivelata essenziale. I costi per l’eterologa non sono alla portata di tutti e non c’è nessuna agevolazione al sud Italia. Mettendosi in lista in alcuni centri convenzionati, presenti solo al nord d’Italia, ci sono liste anche di dieci anni, io l’ho potuto fare ma mi metto nei panni delle altre persone che non possono affrontare i costi.
Secondo lei c’è una adeguata informazione sulla fecondazione eterologa?
No, non si conosce abbastanza l’argomento, c’è disinformazione e molta diffidenza, specialmente nei paesi. Assurdo ma vero.
Quando ha deciso di rivolgersi alla dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media?
Ho contattato il dottor Valenti su consiglio di un mio medico di fiducia. Mi sono trovata benissimo con lui, è stato come un padre, ha continuato a sostenerci nonostante i numerosi fallimenti. Bisogna fidarsi del proprio medico, resistere e sperare.
Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?
Non ci potevo credere, il risultato l’ha letto mio marito, una gioia immensa, più passavano i mesi più me ne rendevo conto. Io e mio marito siamo molto uniti, la considero una cosa fondamentale, lui mi è stato sempre vicino, è troppo importante essere insieme in questo percorso.
Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?
Di avere fiducia nel proprio medico e perseverare per realizzare i propri sogni. Spero che la mia testimonianza possa incoraggiare le altre coppie che decidono di affrontare questo percorso. Crederci sempre, non mollare mai! L’amore vince sempre.

Contatti: 

  • Per il nord: CRPO medicina della riproduzione di Livorno 0586 444034- 3319007861
  • Per il sud: centro Genesy di Palermo 091 309380
  • A Roma è operativo un ambulatorio di riferimento curato dal prof. Antonino Perino presso clinica Ars Biomedica, via Luigi Bodio 58, +39 335 6214432
  • Altri numeri di riferimento:
    Dott. Giuseppe Valenti 3472218463
    Dott.ssa Carolina Caglieresi 3937623041
    Dr.ssa Anna Piazza 3487989153
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I vantaggi della fecondazione a fresco nell’ovodonazione

La fecondazione a fresco dell’ovocita, svolta subito dopo il prelievo ovocitario dalla donatrice, genera un embrione di qualità superiore alla media e con maggiori percentuali di successo. Con questa tecnica è possibile congelare gli embrioni invece degli ovociti, operazione che non ne altera le prestazioni. Invece congelare e scongelare l’ovocita, incide sulla sua qualità. La nostra clinica riesce a ottenere, in questo modo, un successo del 60%.
Trasporto degli embrioni
Gli embrioni vengono crioconservati dentro contenitori e immersi nell’azoto, a una temperatura pari a -170°. Lo spostamento da un centro a un altro avviene con lo stesso tipo di contenitore, ma di dimensioni ridotte. Non subiscono alcun trauma durante il trasferimento, infatti la temperatura interna è costante e l’autonomia di 3-4 giorni, anche se il viaggio dura poche ore. Inoltre gli embrioni non vengono spediti ma affidati alla custodia di un responsabile al trasporto.
I nostri partner
Grazie alla nostra collaborazione col centro Biotexcom di Kiev possiamo offrire un ottimo percorso tecnologico. È conforme a norme di notevole qualità e sicurezza, così da certificare un alto livello di tutela della salute e dell’attività di donazione. La qualità ovocitaria delle donatrici è elevatissima e garantisce risultati sopra la media europea.
La salute del bambino
L’ovodonazione permette un controllo rigoroso sulla qualità degli ovociti e sulla salute delle donatrici. Queste donne hanno meno di trent’anni e già portato a termine una gravidanza. Inoltre, sono sottoposte a una serie di esami per valutare la probabilità che il bambino sia soggetto a gravi patologie. È un rischio molto basso, seppur presente, dato il percorso di garanzia entro il quale la procedura viene svolta.

Contatti:

  • Per il nord: CRPO medicina della riproduzione di Livorno 0586 444034- 3319007861
  • Per il sud: centro Genesy di Palermo 091 309380
  • A Roma è operativo un ambulatorio di riferimento curato dal prof. Antonino Perino presso clinica Ars Biomedica, via Luigi Bodio 58, +39 335 6214432
  • Altri numeri di riferimento:
    Dott. Giuseppe Valenti 3472218463
    Dott.ssa Carolina Caglieresi 3937623041
    Dr.ssa Anna Piazza 3487989153

Qual è il tasso di successo dell’ovodonazione?

Il tasso di successo della fecondazione eterologa con ovodonazione è del 50-60% (una percentuale valida tanto per una donna di 50 anni quanto per una di 25).
Si tratta di un buon risultato dovuto principalmente a due fattori: un embrione di alta qualità e una cavità uterina ben preparata. L’efficacia del procedimento aumenta inoltre se la paziente ha un buon quadro clinico e una preparazione endometriale soddisfacente.
La fecondazione a fresco
Congelare e scongelare l’ovocita, ne abbassa le prestazioni. Invece la fecondazione a fresco dell’ovocita, cioè immediata, produce un embrione di qualità superiore alla media e con maggiori percentuali di successo. Grazie a questa tecnica, è possibile congelare gli embrioni invece degli ovociti, operazione che non ne altera le prestazioni. Per tale motivo la nostra clinica ottiene, con l’ovodonazione, circa il 60% di successo.
I nostri partner
Il centro Biotexcom di Kiev, con cui collaboriamo, offre un ottimo percorso tecnologico. La qualità ovocitaria delle donatrici è elevatissima e garantisce risultati sopra la media in Europa. È conforme a norme di notevole qualità e sicurezza, così da certificare un alto livello di tutela della salute e dell’attività di donazione, come previsto dalle direttive europee.

Tutte le info sull’ovodonazione nei nostri centri

Contatti:

Per il nord: CRPO medicina della riproduzione di Livorno 0586 444034- 3319007861
Per il sud: centro Genesy di Palermo 091 309380
A Roma è operativo un ambulatorio di riferimento curato dal prof.  Antonino Perino presso clinica Ars Biomedica, via Luigi Bodio 58, +39 335 6214432
Altri numeri di riferimento: 

Dott. Giuseppe Valenti 3472218463
Dott.ssa Carolina Caglieresi 3937623041
Dr.ssa Anna Piazza 3487989153