“Processi e modelli in medicina della riproduzione”: tre giorni di confronto sulla procreazione assistita

L’appuntamento è a Palermo per l’annuale congresso che si terrà all’hotel Best Western Ai Cavalieri da giovedì 27 giugno a sabato 29

Oltre il 15% è il tasso ufficiale di infertilità in Italia. È uno dei più bassi (1,3 figli per donna) d’Europa e la denatalità potrebbe presto portare a una crisi del sistema del Welfare e a un ricambio generazionale sempre più difficile. E allora la stretta attualità induce ad accendere ancora la luce dei riflettori sulla Pma, procreazione medicalmente assistita. L’appuntamento è a Palermo per “Processi e modelli in medicina della riproduzione”, annuale congresso che si terrà all’hotel Best Western “Ai Cavalieri”, da giovedì 27 giugno a sabato 29.

…“In continuità con l’anno scorso – osserva il dottor Giuseppe Valenti, direttore scientifico del Centro Genesy di Palermo e della divisione di sterilità del CRPO di Livorno, presidente del convegno con il professore Antonio Perino – il nostro obiettivo è quello di rivolgerci ai giovani medici, che siano ginecologi, o anche biologi, ostetriche, psicologi, professionisti in formazione. Articoleremo il convegno su vari aspetti, oltre a quelli prettamente scientifici, anche quelli politici, culturali, etici, per esempio giovedì pomeriggio anche grazie alla partecipazione di professionisti, rappresentanti di ordini e del ministero”.

La tavola rotonda di giovedì, primo momento importante del convegno, sarà conclusa dalla lectio magistralis dell’avvocato Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione “Luca Coscioni” per la libertà di ricerca scientifica Aps

 

 

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Marilena super-mamma con l’ovodonazione: 100% di successo in due gravidanze consecutive – dottor Valenti

Come inizia la sua storia? 

La nostra storia inizia dal grande desiderio di creare una famiglia, io e mio marito avevamo sempre voluto due figli. Uno è arrivato al primo tentativo e adesso è in arrivo anche il secondo, sempre con l’ovodonazione e seguiti dal Dottor Valenti. Chi ci avrebbe mai creduto? A volte la vita riserva sorprese inimmaginabili! In realtà avevamo fatto il primo tentativo in un’altra clinica con un protocollo diverso. Non era andato a buon fine ma non ci siamo fatti prendere dalla disperazione. Abbiamo avuto una grande fortuna ad aver incontrato il professore Valenti, ha centrato subito il problema, facendo degli esami più approfonditi ha proposto l’ovodonazione. Io già volevo fare l’ovodonazione anche nell’altro centro che mi aveva seguito, idea bocciata subito per la mia giovane età. Avevo capito tutto, conosco bene queste tematiche perché le ho approfondite prima di intraprendere il percorso. Era la scelta giusta, ho perso tempo inutilmente ma forse il destino conosceva già il futuro, mi piace crederlo.

Quanto è stato lungo il percorso? 

Il percorso è stato abbastanza lungo, eravamo giovani e ci dicevano di aspettare e che il problema si sarebbe risolto. Ma secondo me dovevo fidarmi del mio istinto, con il dottor Valenti la gravidanza è arrivata subito, al primo tentativo. L’ovodonazione era la soluzione giusta, un percorso mentalmente e fisicamente impegnativo ma la motivazione è tutto.

Secondo lei c’è un’adeguata informazione sull’ovodonazione?

informazione scientifica sì, spiegano perfettamente cosa è e come avviene. Ma c’è ancora molta diffidenza, dovuta a pregiudizi e scarsa comprensione della questione. io sull’ovodonazione ero molto informata, il figlio è tuo! Quando l’ovocita mi è stato trasferito ho sentito che era mio figlio, che avrebbe preso tratti anche del mio dna. L’embrione viene modificato dalla mamma che lo tiene in grembo. Dal punto di vista del legame emotivo, si tratta di un legame indissolubile dal primo istante. Il mio tesoro assomiglia a me e questa ne è la prova!

Quando ha deciso di rivolgersi alla dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media? 

L’ho contattato quattro anni fa, mi era stato consigliato da un’amica che si occupa di fecondazione assistita. L’Equipe del centro Genesy è fantastica, sono umani, competenti, ringrazio anche la psicologa, che è stata determinante per affrontare il percorso con serenità. Il dottor Valenti è chiaro, deciso e molto molto competente. Sa aiutare le coppie dal punto di vista medico ma anche umano e ti sa stare vicino. Con lui ho ottenuto la gravidanza al primo tentativo e adesso è andato a buon fine anche il secondo  e avremo un altro bimbo, cosa potrei chiedere di più? 

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Sono rimasta scioccata, non me lo aspettavo, ho fatto il test prima del dovuto ma sentivo che era la volta buona. L’ho scoperto il giorno di natale, è stato il nostro regalo di natale. Commovente e indescrivibile. Ora aspettiamo un altro bimbo , il secondo successo era davvero ancora più inaspettato del primo. La probabilità di una nuova gravidanza  mi sembrava proprio bassissima e di solito è quasi impossibile. Ma le statistiche mi hanno smentito. Finalmente io e mio marito avremo la famiglia che abbiamo sempre sognato, con i nostri piccoli tesori, grande dono della vita per celebrare l’amore. Ringrazio tanto mio marito, il percorso lo abbiamo fatto insieme, gli devo tutto.

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Di essere davvero pronti a farlo e di farsi supportare psicologicamente, io per fortuna lo sono stata, serve ad aprire la mente. Per realizzare il proprio sogno di genitorialità,  l’ovodonazione  non è né meno né più naturale di altre scelte. Bisogna essere pronti e consapevoli. 100% di successo in due tentativi,  gravidanza immediata. Consiglio il dottor Valenti senza ombra di dubbio, lo ringrazio infinitamente.

📲Per contattare il dottor Valenti invia un WhatsApp al numero 3472218463

 

Dopo tanti fallimenti Sara è incinta al primo tentativo al centro Genesy

Sara affronta tanti anni di fallimenti  e di diagnosi sbagliate, poi decide di affidarsi al centro Genesy di Palermo. ‘Dopo tante delusioni e in convezione, sono riuscita a primo colpo a rimanere incinta’, ci dice.

Come inizia la sua storia?

Cinque anni fa abbiamo provato ad avere un bambino e resto subito incinta, si trattava di un uovo bianco e ho effettuato il raschiamento, il mio ginecologo mi ha rassicurato e quindi ho continuato ad andare avanti. Dopo un anno ho deciso di farmi vedere da un medico ma ci ha fatto fare un percorso di iui senza fare esami preliminari, ne abbiamo fatte tante senza successo… una vera truffa… Consultiamo un altro medico che ci fare tutti gli esami e facciamo un esame a mio marito. Il problema era dovuto a mio marito e quindi ci ha consigliato di fare la fecondazione assistita, la iui era una tecnica  totalmente sbagliata per il nostro caso. Andiamo a Catania, ho fatto molti altri tentativi, purtroppo  fallimentari, sempre a pagamento. Ho deciso di ritornare a Palermo quando ho letto che c’erano alcuni centri in convenzione.

Quando ha deciso di rivolgersi alla Dottoressa Piazza?

Ho scoperto sul web del centro Genesy e ho fatto una visita, subito mi sono trovata bene con la dottoressa Piazza, con tutto lo staff mi sono sentita a mio agio, c’è tanta umanità e ci si sente davvero come in famiglia. Negli altri centri mi sentivo un numero, qui da Genesy la dottoressa è sempre stata meticolosa e attenta nei miei confronti. Mi sono sentita tranquilla, la dottoressa mi è stata sempre vicina, io la chiamo il mio angelo, sono seguita da lei e partorirò con lei. Dopo tante delusioni e in convezione, ovvero senza speculazioni, sono riuscita a primo colpo di rimanere incinta, un miracolo e una gioia infinita.

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Non ci credevo, prima di tutto terrore di perderlo. Dopo il calvario che passi non ci credi, ho raccontato ai miei familiari tardi che ero incinta. Alla prima ecografia l’emozione non posso descriverla, quando ho sentito il cuoricino la commozione è stata immensa. Mi avevano scoraggiata negli altri centri, invece non c’era motivo. sono felicissima adesso, vedo tutto reale, sento finalmente di aver realizzato il mio desiderio più grande. Questa volta mi sentivo più ottimista e ne ho avuto la conferma, che felicità!

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Di andare subito dalla dottoressa Piazza al centro Genesy, giuro. Lo consiglio a tutti. Non bisogna mai dare per scontata la maternità, ci riescono tutti ci riesco anche io non deve esistere… E’ una lezione importante, bisogna guardare sempre alle cose importanti e non dimenticarsene mai. La rassegnazione non deve esistere, credere nei propri sogni prima di tutto. E’ importante avere un uomo accanto anche se forse non potrà mai capire fino in fondo cosa vuol dire affrontare un percorso del genere. Comunque l’amore è troppo importante, io e mio marito abbiamo sempre affrontato insieme questo lungo percorso, adesso stiamo per avere la famiglia che abbiamo sempre immaginato. Chi la dura, la vince, in bocca al lupo!

I nostri contatti

Sud Italia: Centro Genesy Palermo 091309380

Centro Italia: CRPO Livorno 0586444034

Nord Italia: Ovodonazione Milano 3472218463

 

 

Intervista ad un nostro donatore: donare nella legalità è puro atto di generosità

Abbiamo intervistato un donatore alla nostra banca del seme che ha scelto di donare liberamente per puro atto di generosità e che mette in guardia le coppie dai rischi delle offerte di aiuto da parte di sedicenti donatori online.

Donare il proprio seme in Italia oggi è un atto di pura generosità e non è soggetto a nessun compenso. Cosa l’ha spinta a donare?

La mia donazione è stato un atto di generosità nei confronti di quelle coppie che si trovano nella difficoltà di poter procreare

In questo momento sta spopolando la pratica illegale di donare il proprio seme su internet, molti uomini si offrono dietro compenso anche con rapporti sessuali naturali. Contattano le donne via Facebook nei vari gruppi sorti per parlare della fecondazione eterologa e le convincono ad affidarsi a loro. Si tratta di una pratica molto pericolosa che mette a rischio la salute delle donne e del nascituro. Cosa ne pensa? Come ha scelto di intraprendere la strada della donazione legale in una banca del seme accreditata?

La donazione del proprio seme in questa maniera la trovo illegale e pericolosa, come tale dovrebbe essere perseguita per legge. Capisco il desiderio di maternità ma prima di tutto è importante la salute. Il mancato controllo di questi pseudo donatori dovrebbe essere il primo campanello d’allarme per queste donne.

Come ha conosciuto la nostra banca del seme?

Ho conosciuto la vostra Banca del seme grazie ad un ricercatore che ho avuto modo di conoscere durante i miei studi universitari.

Cosa si sente di consigliare ad altri uomini che hanno scelto di donare il proprio seme nella legalità?

Mi sento di consigliare la donazione alla banca del seme, come atto di generosità. Questo non preclude che un domani possano essi stessi costruire la loro famiglia e per questo, il loro atto può solo far crescere questo valore.

Cosa si sente di consigliare alle donne che cadono vittima di sedicenti donatori online?

Mi sento di sconsigliarle assolutamente. Non bisogna cedere al miraggio di una fecondazione apparentemente facile ma piena di  rischi per il possibile nascituro.

Cosa  rappresenta per lei aiutare a procreare in totale anonimato? La legge impedisce al donatore di conoscere i suoi eventuali figli, non le viene la tentazione di conoscerli?

Per me la donazione in anonimato rappresenta una sicurezza per la mia privacy. No, non ho nessuna tentazione di conoscere i miei futuri e probabili figli.
I nostri contatti
Sud Italia: Centro Genesy Palermo 091309380

Centro Italia: CRPO Livorno 0586444034

Nord Italia: Ovodonazione Milano 3472218463

Essere madre a 51 anni al Centro Genesy di Palermo

Marcella è mamma a 51 anni grazie alla fecondazione eterologa al centro Genesy di Palermo, ha partorito da poco e ha voglia di raccontarci la sua storia a lieto fine

Cosa si prova ad essere finalmente mamma?
Un’emozione unica, imparagonabile ad altre emozioni, un pezzo di paradiso che entra nella propria vita. Lo rifarei subito, una coppia che mi è venuta a trovare a casa per il lieto evento ha detto emozionata ‘è bellissima, ne valeva davvero la pena…’ Considerata l’età avanzata è stata una gioia attesa da tanto tempo e finalmente realizzata.
Come è andata la sua gravidanza?
Sono stata benissimo, è stato un periodo ricco di incertezza ma pieno di stupende aspettative. il tempo è volato, me ne rendo conto ora quando guardo le altre coppie che hanno appena iniziato questo percorso.
Cosa ha provato quando ha visto per la prima volta il suo bimbo?
Subito mi sono detta ‘che piccola… <3’, è un’emozione impareggiabile con tutte le cose belle della vita. Si vive un momento unico, tutto scompare di fronte a questo ed è davvero così.
E’ soddisfatta del suo percorso medico al centro Genesy?
Avevo girato molto, mi sono trovato benissimo, tutto lo staff è meraviglioso, ce la mettono tutta. Venivo da un aborto precedente, mi ricordo precisamente quello che disse il dott. Taormina durante il transfer, ha detto proprio ‘ha senso fare tutto questo’ e questo mi ha incoraggiata tantissimo, sono state le parole che mi servivano in quel momento.
C’è qualcosa che vuole consigliare alle altre coppie che vogliono intraprendere questa strada?
Sempre sperare, bisogna avere la voglia di lottare e di non arrendersi, se una cosa si vuole veramente la si ottiene e anche se non dovesse andare bene si è comunque stati fedeli ai propri desideri.

I nostri contatti:

Sud Italia: Centro Genesy Palermo 091309380

Centro Italia: CRPO Livorno 0586444034

Nord Italia: Ovodonazione Milano 3472218463

 

Maria è mamma con l’ovodonazione al Centro Genesy di Palermo

7 anni e tanti tentativi andati a vuoto, poi  Maria si sottopone alla fecondazione eterologa al centro Genesy. Adesso è incinta, “Finalmente sono pienamente felice dopo tante delusioni”, ci dice.

Come inizia la sua storia?

Sono sposata da 8 anni, fin da subito abbiamo avuto problemi perché non riuscivo a restare incinta, ho fatto un’inseminazione intrauterina che è fallita. Dopo sono andata in un’altro centro a Palermo e poi a Milano dove ho provato un paio di volte la fivet. Tutti i tentativi non sono andati a buon fine a causa dei miei ovuli che presentavano problemi. I medici mi hanno consigliato di fare l’eterologa ma io non mi sentivo preparata ad affrontare questo nuovo percorso e mi sono fermata.

Come ha deciso di ricorrere all’eterologa?

Ci ho pensato molto, ho fatto un percorso mentale abbastanza lungo. Ad un certo punto la decisione è stata spontanea per me e per mio marito, abbiamo deciso di procedere. Ci ha spronato anche il fatto che l’eterologa fosse convenzionata in Sicilia.

Quanto è stato lungo il percorso? E’ stata felice di non essere dovuta partire e andare all’estero?

E’ stato lungo 7 anni, sono molto felice di non essere dovuta andare all’estero,  non ci sarai andata soprattutto per l’ostacolo economico dovuto alle ingenti spese da affrontare.

Quando ha deciso di rivolgersi al Dott. Valenti

Facendo una ricerca su internet ho trovato subito il centro Genesy, mi è sembrato perfetto per le mie esigenze e ho chiamato, si trattava di un centro convenzionato con una lista d’attesa breve. Mi segue il dottor Valenti, persona molto disponibile che mette a proprio agio, lo consiglio.

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?

Ero incredula perché avevo subito troppe delusioni, non volevo soffrire di nuovo, i primi tre mesi di gravidanza sono stata male e non sono riuscita a rendermi conto della bellezza del momento. Superati i primi tre mesi avevo ancora molta ansia per gli esami medici da svolgere. Adesso che vedo la pancia crescere e sento muoversi il bambino ho la consapevolezza di avere un esserino dentro di me. Finalmente sono pienamente felice dopo tante delusioni.

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Consiglio di non avere remore mentali, io sono anche religiosa, se Dio è amore sono certa che ha accolto la mia scelta. Il desiderio di maternità è insito in ogni bambina fin da piccola, infatti gioca con i bambolotti, li accudisce e li culla. Realizzare il desiderio di maternità per una donna significa completarsi e raggiungere la vera felicità. Consiglio questo percorso,  non è artificiale ma necessario nella nostra epoca, dove non ci si sposa più a 22 anni per motivi lavorativi, sociali e culturali.

 

I nostri contatti

Sud Italia: Centro Genesy Palermo 091309380

Centro Italia: CRPO Livorno 0586444034

Nord Italia: Ovodonazione Milano 3472218463

 

Eterologa: Il dottor Taormina racconta la collaborazione con il centro Biotexcom

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Il Centro Genesy collabora con il Centro Biotexcom di Kiev per garantire una qualità elevata e successi superiori alla media nella fecondazione eterologa. Abbiamo fatto qualche domanda a Giuseppe Taormina, biologo del Centro Genesy, che va spesso a Kiev per lavorare a stretto contatto con i biologi di Biotexcom.

 

  • Cosa pensi di questa nuova esperienza?

 

Abbiamo lavorato molto per organizzare questa collaborazione. Biotexcom ci garantisce, infatti, un maggior tasso di successo con la fecondazione eterologa. Questo avviene grazie al fatto che vengono impiegate blastocisti, ovvero, strutture biologicamente e strutturalmente superiori agli ovociti, un’ottima opportunità per i nostri pazienti che richiedono la fecondazione eterologa.

 

  • Che differenze noti con i centri italiani?

 

Non ci sono differenze sostanziali nelle strutture mediche. La vera differenza sta nel numero elevato di donatrici di ovociti, la donazione è una pratica molto diffusa. L’Italia è sicuramente molto indietro da questo punto di vista.

 

  • Come ti trovi a collaborare professionalmente con colleghi stranieri?

 

Mi trovo benissimo. Il laboratorio conta circa una decina di biologi, professionisti molto preparati, concreti e dinamici.

 

  • Cosa abbiamo noi italiani da insegnare ai colleghi stranieri, dal punto di vista tecnico?

 

Da insegnare? Nulla. Parlerei di scambio di idee piuttosto. Ho conosciuto professionisti davvero molto preparati, che non necessitano di alcun insegnamento. Credo che lavorare insieme abbia suggerito spunti di riflessione ad entrambe le parti. E’ importante collaborare con professionisti di culture diverse, dovrebbe essere una pratica imitata da altri centri in Italia.

 

  • Tu sei abituato a lavorare in laboratorio, hai notato delle differenze con i laboratori italiani?

 

No. Ho trovato un laboratorio in cui non mancava nulla, tecnologie d’avanguardia ed ottimi terreni di coltura.

 

  • Andare a lavorare in un paese straniero comporta un cambiamento nelle abitudini e nell’organizzazione della giornata lavorativa, hai avuto difficoltà di adattamento?

 

L’unica difficoltà probabilmente è stata la differenza linguistica ma più per la quotidianità in città che per il laboratorio, il dialogo con i colleghi è prettamente scientifico e si sa il linguaggio della scienza è universale.  I ritmi di lavoro sono molto simili, non ho cambiato le mie abitudini.

 

  • Raccontaci com’è la tua giornata tipo a Kiev, cosa mangi a colazione? Fai la pausa pranzo da solo o con i colleghi? La sera esci? Cosa offre la città per lo svago?

 

Con la dottoressa Carolina Caglieresi (collega biologa, insieme a me in quest’avventura) avevamo la stessa Giornata tipo: sveglia alle sette e transfer in clinica. Si lavorava più o meno fino alle 16 no stop, con un piccolo lunch insieme ai colleghi sempre in clinica. Poi tornavamo in albergo, il tempo di una doccia e pronti per uscire. Un po’ in giro fino ad ora di cena, che facevamo in uno dei bellissimi ristoranti del centro, e di nuovo in albergo. Prima di andare a dormire passavamo qualche momento di relax giocando a carte e commentando la giornata appena trascorsa.

 

  • Pensi che Kiev sia una bella città? Ci racconti cosa ti ha colpito di più?

 

Dire che Kiev sia una bella città è alquanto riduttivo. È una metropoli cosmopolita ed affascinante, molto simile ed allo stesso tempo molto diversa dalle altre città europee. Non appena in centro ho cominciato a segnare la posizione sul mio iPhone perché è difficile leggere i nomi delle strade. La strada principale è Hreschatyk costeggiata da grandi alberi che confluisce a piazza Maidan con l’obelisco dell’indipendenza. Sicuramente di questo ex paese URSS gli edifici più belli e suggestivi sono le cattedrali e le chiese in stile russo, Santa Sofia, San Michele. Le cupole d’oro e i vivaci colori pastello campeggiano sulle grandi piazze metafisiche. A colpirmi di più è stato il monastero Pecerska Lavra e le sue grotte, si trova in una zona collinare e da lì si può apprezzare l’immenso fiume che attraversa la città. Il monastero comprende numerose cattedrali e chiese ed è costeggiato da grandi mura, l’ingresso avviene attraverso il “gate church of the trinity”, sembra di attraversare una porta del tempo ed entrare negli anni venti in un posto molto spirituale dove le ore scorrono serene e lente. Le uniche difficoltà sono state con la lingua. Non conviene avventurarsi se prima non sono state prese informazioni dettagliate sui posti da visitare perché una volta in città le uniche informazioni disponibili sono in cirillico. Ad ogni modo consiglierei a chiunque di visitare Kiev. E’ una perla unica, ricca d’arte e storia nell’antico Est Europa.

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Gazie Giuseppe, in attesa di un nuovo racconto buon lavoro!

Convegno Scienza ed etica in medicina della riproduzione – 7/8 ottobre

Gli ultimi due anni hanno visto molti cambiamenti in medicina della riproduzione e non solo per le sentenze dei tribunali che hanno reso legale in Italia l’ovodonazione e la fecondazione eterologa. Ci sono stati numerosi progressi scientifici nelle tecniche della fecondazione medicalmente assistita che hanno aumentato la riuscita delle stessa, rendendo sempre più vicino il sogno di avere un bambino per tutte le coppie che combattono con lo spettro dell’infertilità e che si attestano al 30% in Italia. Di tutti questi progressi tecnico-scientifici si parlerà al convegno ‘Scienza ed etica in medicina della riproduzione’ che si terrà il 7 e l’8 ottobre a Villa Magnisi, Palermo. Interverranno specialisti del settore che si sono distinti in questo ambito negli ultimi anni innovando la Pma e favorendone lo sviluppo insieme ad esperti in etica e specialisti in comunicazione. Il convegno sarà la fotografia di un campo medico in continuo sviluppo e ricco di innovazione.

E’ cambiato anche il concetto di infertilità perché le soluzioni per il suo superamento sono sempre più vicine e alla portata di tutti grazie al possibile inserimento della  fecondazione assistita nei Lea e al conseguente riconoscimento dell’infertilità come malattia da curare. La strada è ancora lunga e sono presenti disparità regionali e tra il servizio pubblico e quello privato, ad esempio per il reperimento di ovociti femminili per la fecondazione eterologa. Le donne italiane non donano i loro ovociti ed è mancata una seria campagna di comunicazione per attivare questo processo, bisogna creare ex novo un’etica del dono. ‘Scienza ed etica in medicina della riproduzione’ sarà un momento di confronto fra gli specialisti del settore e allo stesso tempo un tavolo di lavoro dal quale nasceranno proposte e idee innovative. La scienza e l’etica sono argomenti basilari in medicina della riproduzione che  i mass media hanno trattato superficialmente e che l’opinione pubblica disconosce.  Il convegno è rivolto a Medici di famiglia, Andrologi, Biologi, Ginecologi, Infermieri Ostetrici e Psicologi e avrà crediti formativi per 10 ECM e è previsto un attestato di partecipazione. L’ingresso è aperto ad un piccolo pubblico interessato al tema del convegno fino ad esaurimento posti, bisogna registrarsi in ogni caso mandando una mail a segreteriagv@gruppogenesi.com

Scheda di iscrizione medici: http://www.centrogenesi.com/convegno-pma-2016/
Consulta il programma completo: http://www.centrogenesi.com/scienza-ed-etica-medicina-della-riproduzione/