Erica mamma coraggiosa dopo un tumore al seno del Dr. Valenti
Come inizia la sua storia?
La mia storia inizia dopo la diagnosi di tumore al seno, un evento che ha sconvolto la mia vita. La prospettiva di sottopormi alla chemioterapia mi spaventava molto, non solo per gli effetti collaterali immediati, ma anche per le conseguenze a lungo termine sulla mia fertilità. Prima dell'operazione, quindi, ho affrontato il social freezing. Il social freezing, per chi non lo sapesse, è una procedura che permette di conservare i propri ovuli per una gravidanza futura. Questa decisione è stata resa possibile grazie alla lungimiranza della mia oncologa, una professionista eccezionale che conosceva il dr. Valenti e aveva fiducia nelle sue capacità. La fecondazione assistita negli ospedali non è sempre tempestiva, un problema che può pesare molto quando il tempo è essenziale. Per fortuna, esistono cliniche private come quella del dr. Valenti, che offrono un'alternativa più rapida e personalizzata.
Quanto è stato lungo il suo percorso medico?
Non è stato lungo il percorso di fecondazione assistita e anche il congelamento degli ovuli si è rivelato veloce, il che è un sollievo enorme. Certo, non è un percorso facile dal punto di vista oncologico, non lo è mai quando si affronta una malattia così seria e le possibili conseguenze sulla fertilità. Specialmente dopo il mio delicato intervento e le cure effettuate, il mio corpo e la mia mente erano messi a dura prova. Ma l'efficienza del processo dello staff medico del centro Genesy mi ha dato una speranza concreta per il futuro.
Secondo lei c'è un'adeguata informazione sulla fecondazione assistita e, soprattutto, sul social freezing per le donne che affrontano il cancro?
No, credo che ci sia ancora molto da fare per sensibilizzare e informare le donne. Al centro Genesy mi hanno spiegato tutto, passo dopo passo, con una chiarezza che mi ha dato sicurezza. Prima ancora, l'oncologo mi aveva consigliato il social freezing, presentandolo come un'opzione concreta per preservare la mia fertilità, e mi aveva suggerito di rivolgermi al dr. Valenti. Senza queste informazioni, non so cosa avrei fatto. Molte donne non sanno che la chemioterapia può causare infertilità e che esistono opzioni come il social freezing. Mi ritengo davvero fortunata ad aver incontrato professionisti così competenti e premurosi che mi hanno guidato in questo percorso.
Come ha conosciuto il Dr. Valenti e come valuta questa esperienza?
L'ho conosciuto tramite l'oncologa, come ho già detto. L'esperienza è stata dura, senza dubbio, ma con un lieto fine, il che la rende ancora più preziosa. Il dottore è un sostegno incredibile per tutta la famiglia, non solo per me. È una persona sensibile, capace di comprendere le paure e le speranze dei suoi pazienti. Altamente professionale, preciso e competente, ma anche empatico. E tutta l'equipe è davvero fantastica, sempre disponibile e sorridente, anche nei momenti più difficili.
Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?
Un misto di emozioni indescrivibile. Ero incredula, come se stessi vivendo un sogno. Felice, ovviamente, ma anche preoccupata, perché la gravidanza è un'esperienza che porta con sé molte incognite, soprattutto dopo quello che ho passato, e sapevo che avrei dovuto monitorare attentamente la mia salute. Ma sono una persona positiva e so affrontare le cose giorno dopo giorno, con pragmatismo e fiducia. Cerco di non farmi sopraffare dalle paure e di godermi ogni momento di questa meravigliosa avventura. Sapere che la gravidanza era possibile grazie al social freezing mi riempiva di gratitudine.
Cosa si sente di consigliare a chi percorre una strada simile?
Di non viverlo da soli, assolutamente. C'è bisogno di una rete familiare e amicale solida, di persone che ti sostengano e ti incoraggino nei momenti di sconforto. Non scoraggiarsi se non va bene al primo tentativo, perché la perseveranza è fondamentale. Mio marito è la mia forza, paziente e solido come una roccia. La comunicazione nella coppia è importantissima: bisogna parlarsi sinceramente e apertamente, condividere le paure e le speranze, in modo che un sasso non diventi una montagna insormontabile. Cercate un supporto psicologico, se necessario, e affidatevi a professionisti competenti e umani. Informatevi sul social freezing, se state affrontando un percorso oncologico, perché potrebbe essere una risorsa preziosa. Soprattutto, non perdete mai la speranza.
Per contattare il Dr. Valenti invia un WhatsApp al numero 3472218463 (riceve a Livorno e a Palermo)














