Come inizia la sua storia?
Sono sposata da 9 anni, inizialmente non avevamo pensato ad avere figli. Successivamente per un mio problema di salute ho dovuto prendere medicine che erano pericolose per il feto, quindi ho aspettato di completare la cura prima di cercare una gravidanza. Quando le condizioni per una eventuale gravidanza erano adeguate però non sono riuscita a restare incinta naturalmente.

Quando ha deciso di ricorrere alla fecondazione assistita?

Dopo una visita urologica fatta da mio marito che ha evidenziato un problema di motilità degli spermatozoi, la fecondazione assistita si rendeva necessaria per realizzare il nostro sogno di diventare genitori.

Secondo lei c’è una adeguata informazione sulla fecondazione assistita?

no, perché è vista come un tabù qui in Italia. Ci siamo informati sul web e abbiamo scoperto dell’esistenza di un centro pubblico per la fecondazione assistita all’ospedale Villa Sofia Cervello di Palermo.

Quando ha deciso di rivolgersi al dott. Valenti? È stata consigliata da qualcuno o l’ha scoperto sul web o altri media?
Conoscevamo il centro del cervello, inizialmente non ero con il Dott. Valenti poi mi hanno affidato a lui. Il Dott. Valenti è un medico bravissimo sia professionalmente che umanamente, ci ha tranquillizzato e incoraggiato. Io e mio marito non potevamo chiedere di meglio.

Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?
Una forte commozione, una gioia grandissima. Nella prima ecografia mi avevano detto che il bambino era solo uno, invece sarò mamma di due gemelli. La gioia si è raddoppiata, non ci sono parole per esprimerla.

Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?
Di affrontare il percorso in maniera serena, non è facile. C’è anche la possibilità di ripetere la fecondazione assistita, nei centri pubblici ci sono tre possibilità. Il procedimento è invasivo, ci vuole davvero pazienza. Psicologicamente bisogna essere decisi e preparati ad un eventuale fallimento. Mi sono trovata benissimo al Cervello con il Dott. Valenti, il suo contributo alla nascita di un centro pubblico per la fecondazione assistita a Palermo è stato insostituibile.

Anna ha effettuato un’omologa ed è l’ultima paziente del dottore Valenti al centro pubblico per la Pma dell’ospedale Cervello di Palermo. Centro che il dottore ha contribuito a creare. Ha voluto essere un punto di riferimento per le coppie con problemi di sterilità in continuità con il qualificato lavoro svolto al Centro Genesy di Palermo, che dal gennaio 2019 è tornato a dirigere.